Alice Grassi |
di MAURETTA CAPUANO
Sul suo esempio di rifiuto alla mafia è cresciuta la generazione
di Addio Pizzo
"Mio padre era troppo avanti nel tempo in molte cose. Quando
ha fatto la sua denuncia pubblica e televisiva era sicuro di avere consenso e
invece è stato lasciato solo. Non aveva
certo manie di protagonismo come disse l'associazione industriali di Palermo. Quello che è cambiato, 25 anni dopo, è il fatto che se ne parla, che Rai e
Mediaset trasmettono documenti e informazioni. Ci sono più mezzi, le
associazioni antiracket e la possibilità di denunciare", dice all'ANSA Alice Grassi, la figlia dell'imprenditore siciliano 25 anni fa
perchè ha avuto il coraggio di rendere pubblico il suo rifiuto di pagare il pizzo alla mafia. Viene
ricordato, nel giorno del suo omicidio, nella docufiction di Rai1 "Io sono
Libero", con la regia di Francesco Miccichè e Giovanni Filippetto,
in onda in prima serata il 29 agosto.
Coprodotta
da Rai Fiction e Aurora Tv di Giannandrea Pecorelli, la docufiction ripercorre,
attraverso ricostruzioni e immagini di repertorio, gli ultimi 8 mesi di vita di
Libero Grassi, dal 10 gennaio
1991, giorno di pubblicazione
sul "Giornale di Sicilia", della lettera al "Caro
estorsore", alla partecipazione alla trasmissione "Samarcanda" di Santoro al giorno della sua uccisione, il
29 agosto dello stesso
anno. Ci sono anche le testimonianze di coloro che conobbero Grassi, i
protagonisti della scena pubblica di allora fra i quali Felice Cavallaro, Tano
Grasso, Nando Dalla Chiesa, Leoluca Orlando, Giuseppe Ayala, Umberto Santino e
anche i ragazzi di "Addio
Pizzo" e di "Libero Futuro". Il punto di vista è
quello del giovane giornalista Marco (Alessio Vassallo) che segue la vicenda.
Nel ruolo di Libero Grassi l'attore Pietro Chiaramida, in quello della moglie
Pina Alessandra Costanzo. Nel cast anche Stella Egitto.
"Mio padre non è stato ucciso perchè non dava i soldi alla
mafia ma per la sua denuncia
pubblica. Si sa dalle intercettazioni che il motivo è questo e che non
tutti erano d'accordo, è stata una decisione autonoma del clan Madonia",
spiega la figlia di Grassi.
"Chi comincia oggi l'attività imprenditoriale non è costretto a scendere a patti con la mafia. Nella Palermo di 25 anni fa l'80% pagava e questo non piaceva certo a tutti. C'era un accordo, pagare tutti per pagare meno e non bisognava rompere gli equilibri, mio padre li ha rotti", sottolinea Alice Grassi che ha visto "Io Sono Libero" prima che fosse pronta per la messa in onda. "Il messaggio è corretto, spiega bene come sono andate le cose. A me in generale non piacciono le fiction ma ho trovato molto carina l'idea del giovane giornalista che segue la vicenda e poi ho scoperto che Vassallo è una persona deliziosa, uno che ci crede veramente in quello che fa".
"Chi comincia oggi l'attività imprenditoriale non è costretto a scendere a patti con la mafia. Nella Palermo di 25 anni fa l'80% pagava e questo non piaceva certo a tutti. C'era un accordo, pagare tutti per pagare meno e non bisognava rompere gli equilibri, mio padre li ha rotti", sottolinea Alice Grassi che ha visto "Io Sono Libero" prima che fosse pronta per la messa in onda. "Il messaggio è corretto, spiega bene come sono andate le cose. A me in generale non piacciono le fiction ma ho trovato molto carina l'idea del giovane giornalista che segue la vicenda e poi ho scoperto che Vassallo è una persona deliziosa, uno che ci crede veramente in quello che fa".
"Anche oggi - aggiunge - la nostra famiglia non ha voglia di protagonismo. Abbiamo
detto no per tanti anni ma quando mio figlio che ha vent'anni, mi ha raccontato
che i suoi amici di scuola non sapevano nulla del nonno ho capito che alcuni
fatti erano diventati storia ed era giusto farli conoscere. Mi auguro che Rai e
Mediaset diano questo materiale alle scuole. Dover ricordare sempre persone
uccise è molto triste. Dobbiamo imparare a fare qualcosa perchè questa gente
per bene non muoia. La cosa fondamentale è avere appoggio e sostegno dai
cittadini quando si è vivi. In un paese corrotto non funziona nulla e ci
stupiamo che crollino le case con i terremoti".
Sempre il 29 agosto verrà trasmesso in seconda serata su Canale 5, all'interno di 'Top secret', il documentario "Libero nel nome", realizzato sei anni fa da Pietro Durante di cui la Taodue ha acquisito i diritti di trasmissione. E sempre la Taodue, come spiega Pietro Valsecchi, sta "ultimando la sceneggiatura del film tv che con la regia di Graziano Diana vedrà Giorgio Tirabassi interpretare il ruolo di Libero Grassi. Questo, dedicato all'imprenditore siciliano sarà uno dei quattro film tv del ciclo 'Liberi sognatori' che, insieme alle storie di altri eroi civili come Renata Fonte, Mario Francese, Emanuela Loi, andrà in onda su Canale 5 nella primavera del 2017".
"Sono due documenti diversi. Quello di Durante è un documentario molto bello, abbiamo lavorato insieme con i giovani di 'Addio Pizzo' che mia madre considerava dei nipoti", dice Alice Grassi ricordando così anche la mamma Pina scomparsa a giugno.
Sempre il 29 agosto verrà trasmesso in seconda serata su Canale 5, all'interno di 'Top secret', il documentario "Libero nel nome", realizzato sei anni fa da Pietro Durante di cui la Taodue ha acquisito i diritti di trasmissione. E sempre la Taodue, come spiega Pietro Valsecchi, sta "ultimando la sceneggiatura del film tv che con la regia di Graziano Diana vedrà Giorgio Tirabassi interpretare il ruolo di Libero Grassi. Questo, dedicato all'imprenditore siciliano sarà uno dei quattro film tv del ciclo 'Liberi sognatori' che, insieme alle storie di altri eroi civili come Renata Fonte, Mario Francese, Emanuela Loi, andrà in onda su Canale 5 nella primavera del 2017".
"Sono due documenti diversi. Quello di Durante è un documentario molto bello, abbiamo lavorato insieme con i giovani di 'Addio Pizzo' che mia madre considerava dei nipoti", dice Alice Grassi ricordando così anche la mamma Pina scomparsa a giugno.
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