di Francesco Di Frischia
Il bonus da 500 euro interessa 574 mila
giovani che diventano maggiorenni nel 2016. Sarà spendibile fino a dicembre
2017 per musei, parchi, gallerie d’arte, eventi culturali, cinema e teatro,
sull’applicazione «18app». Per lo Stato un costo di 290 milioni di euro
Dopo otto mesi e mezzo di attesa il 15
settembre arriva il «bonus cultura» a disposizione dei diciottenni: con 500
euro ogni ragazzo e ragazza nati nel 1998 potranno scegliere di acquistare,
attraverso l’applicazione «18app», libri (non solo scolastici), ingressi a
musei, aree archeologiche, biglietti per cinema, teatri, mostre, concerti,
fiere, parchi naturali e eventi. Neanche a dirlo si potrà fare sia shopping
online sia in modo tradizionale.
La misura era prevista dal governo
nell’ultima legge di Stabilità: in un primo momento si era pensato di destinare
questo «borsellino elettronico» solo agli italiani. Poi, però, il voucher (che
si basa su un finanziamento di 290 milioni di euro)
Il sottosegretario alla presidenza del
Consiglio, Tommaso Nannicini (Ansa)
è stato esteso anche agli stranieri
residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno. In totale ne possono
beneficiare 574.593 giovani che quest’anno hanno spento o spegneranno 18
candeline entro il 31 dicembre: per spendere il bonus tutti avranno tempo fino
al 31 dicembre 2017. A curare l’iniziativa di Palazzo Chigi è stato il
sottosegretario Tommaso Nannicini: «18app manda un messaggio preciso: quello di
una comunità che ti accoglie nella maggiore età ricordandoti quanto siano
cruciali i consumi culturali, per il tuo arricchimento personale e per
irrobustire il tessuto civile di tutto il Paese — spiega l’esponente
dell’esecutivo —. E per una volta i fondi per promuovere la cultura non sono
ripartiti dalla burocrazia ma dalle decisioni di migliaia di giovani. I soldi
andranno laddove si indirizzeranno le scelte dei 18enni».
Sul fronte tecnico, l’App è stata
realizzata e gestita dalla Sogei, mentre l’Agid (l’Agenzia per l’Italia
digitale) ha impostato il progetto e seguito l’architettura dell’applicazione
che rientra nei piani digitali dell’esecutivo. «È la prima volta che si usano
strategie e strumenti, come l’identità digitale, come dei tasselli, dei
mattoncini che vengono creati oggi, ma che potranno essere utili anche in
futuro per altri scopi — spiega Antonio Samaritani, direttore generale
dell’Agid —, garantendo massima trasparenza e velocità. Così il cittadino potrà
rendersi conto che l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione può favorire anche l’innovazione e la crescita economica». Dopo
il bonus cultura per i diciottenni, il prossimo anno toccherà ai professori che
beneficeranno di un bonus, sempre da 500 euro, per l’aggiornamento
professionale usufruire di questa piattaforma.
Tecnicamente per usufruire del tesoretto
bisogna seguire una serie di passaggi non molto diversi da quelli previsti
quando facciamo acquisti sul web: innanzitutto il diciottenne deve registrarsi
in uno dei cinque identity provider (Poste, Aruba, Tim, Infocert e Sielte) per
avere lo «Spid» (il Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale)
che permette agli utenti di essere riconosciuti dallo Stato e di ricevere le
credenziali per accedere a tutti i servizi online della Pubblica
Amministrazione ed a molti servizi privati. Il giovane poi deve scaricare da un
sito dedicato (www.18app.it oppurewww.diciottapp.it) su
smatphone, tablet (sia Apple che Android) o computer una App che si chiamerà
«18app»: usando lo Spid l’utente farà il login e entrerà nel sistema: si
accrediterà nell’App (fornendo dati personali, residenza, cellulare e e-mail) e
automaticamente verrà generato un plafond da 500 euro che sarà attivo dal
giorno del compleanno fino alla fine del 2017.
Sulla piattaforma digitale è stato
caricato, sotto la supervisione del ministero dei Beni e delle attività
culturali e del turismo (Mibact), un elenco di esercenti, negozi, biblioteche,
cinema, teatri, musei e servizi culturali a 360 gradi: da lì il diciottenne
potrà scegliere che cosa acquistare. Per ogni operazione di shopping verrà
creato un voucher e l’importo dell’acquisto non sarà scalato dai 500 euro fino
alla sua fruizione. A questo punto il voucher può prendere due strade:
l’acquisto in forma digitale (come avviene da una app) per, ad esempio,
comperare un e-book, oppure l’acquisto in forma tradizionale andando
personalmente in libreria, in un museo o in un teatro. Per questa seconda
opzione le strade sono tre: il voucher può essere salvato su smartphone, tablet
o pc, stampato e portato in libreria (per ritirare un libro) o al cinema (per
vedere un film); può essere visualizzato con un «qr code» o come un «bar code»
da mostrare all’esercente. Così il diciottenne acquista e in ogni caso chi
vende fattura in modo digitale allo Stato. Sarà proprio il ministero, guidato
da Dario Franceschini, a controllare che l’offerta sia di vario genere, ma con
chiari contenuti culturali.
www.corriere.it
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