CORLEONE - Prende forma lo scioglimento per mafia del
Comune di Corleone con l'arrivo dei commissari designati. Il Prefetto De Miro,
nelle more del perfezionamento della procedura, con l’adozione del conclusivo
decreto da parte del Presidente della Repubblica, ha disposto la sospensione degli organi elettivi del Comune. Proprio ieri, quindi, si è
insediata la Commissione Straordinaria dopo lo scioglimento per mafia avvenuto
il 10 agosto da parte del Consiglio dei Ministri. Come si evince dallo stesso
decreto, il periodo in cui la politica resterà alla finestra è di diciotto mesi, con il contestuale
affidamento della gestione dell'ente
alla commissione straordinaria composta dal viceprefetto Giovanna
Termini, dal viceprefetto aggiunto Rosanna Mallemi e dal funzionario economico-finanziario
Maria Cacciola.
Sarà un periodo di duro lavoro quello che attenderà i
funzionari che dovranno gestire in questo lungo lasso di tempo la cittadina corleonese,
con l'incognita di una possibile proroga di sei mesi. Tanti nodi che dovrebbero
trovare una soluzione amministrativa in
un contesto in cui la politica degli ultimi anni ha permesso alle organizzazioni
criminali di infiltrarsi a pieno titolo. E tra i primi tentativi della
commissione, ci sarà certamente quello di mettere i conti in ordine. La Corte
dei Conti, come successo per tanti altri
comuni siciliani, ha "tirato le orecchie" più volte al Comune per
bilanci non sempre conformi alle normative e per risanare le casse, tra scarsi
trasferimenti e difetti di riscossione, ci vorranno sicuramente alcuni anni.
Poi toccherà, già a fine mese, affrontare il problema di raccolta e trasferimento
dei rifiuti solidi urbani, affidato in emergenza alla "F. Mirto s.r.l."
di San Cipirello, in quanto la precedente impresa, la "No.Ve.Ma.
s.r.l." non aveva più la certificazione antimafia richiesta per l'accesso
alla White List della Prefettura di Palermo. Sulla "No.Ve.Ma."
riflettori accesi dalla Procura di Termini Imerese anche sulla gestione dei
rifiuti del comune di Bagheria. Il 10 agosto i carabinieri hanno presentato al
segretario generale, Eugenio Alessi, una lunga richiesta di atti da acquisire
per fare luce sugli affidamenti diretti
della gestione del servizio di raccolta rifiuti. Anche a Bagheria, alcuni noli
erano stati concessi alla "No.Ve.Ma.", la ditta adesso finita al
centro di un'interdittiva del prefetto di Palermo perché assieme alla
"Trade Eco Service" ritenuta vicino alla famiglia del boss corleonese
dei Lo Bue. Su questo punto convergono ancora le speranze di riassunzione da
parte dei lavoratori corleonesi ex Ato Rifiuti che vennero licenziati a seguito
del fallimento della società monrealese. A fine anno, altro punto su cui dovrà confrontarsi la commissione,
la scadenza dei contratti a tempo determinato di 101 impiegati comunali e di 67
lavoratori socialmente utili Asu che rischiano il proprio posto di lavoro e che
attendono da fin troppo tempo la stabilizzazione.
Mario Midulla
Giornale di Sicilia, 18 agosto
2016
Nessun commento:
Posta un commento