I rifiuti agli angoli delle strade... |
IL COMUNICATO DELLA CGIL. ANCORA UNA SCONFITTA PER
CORLEONE: I LAVORATORI ANCORA DISOCCUPATI, LA CITTA’ SPORCA E ABBANDONATA A SE
STESSA!
In
questi giorni si è consumata un’altra sconfitta per la città di Corleone.
Lunedì mattina, gli operai ex ato e la Cgil di Corleone si sono recati al
comune per chiedere alla amministrazione, per l’ennesima volta, di redigere il
piano di ambito di raccolta ottimale ARO, ossia la soluzione definitiva della
gestione dei rifiuti. Lo spirito, seppur combattivo, era di massima
collaborazione, cercando di condividere con il comune documenti e conoscenze
apprese in questi mesi. Purtroppo la mattina la delegazione sindacale non
riusciva ad incontrare il vice sindaco, ma apprendeva che il comune aveva
interrotto il rapporto d’appalto con la ditta NoVeMa, che gestiva il servizio
di raccolta e smaltimento dei rifiuti in emergenza dal febbraio 2015, a causa
dell’interdittiva antimafia della Prefettura di Palermo, che le aveva fatto
perdere i requisiti per accedere alla white list.
Da li, carte alla mano, chiediamo
al sindaco e alla giunta tutta, di attuare la ordinanza n. 6rif del Presidente
della Regione del 30 giugno 2016, che prevede l’assunzione degli operai ex ato,
essendo stati inseriti nelle piante organiche della Srr. Per rafforzare ancor
più questo concetto, abbiamo portato ad esempio, la scelta effettuata dal
comune di Piana degli Albanesi, che nella determina per l’affidamento del servizio
ha scritto chiaramente: «Considerato di far decorrere il recesso dal
prossimo 24 luglio ed il nuovo affidamento a partire dal successivo 25 luglio
al fine di assicurare la continuità del servizio di raccolta e smaltimento
R.S.U. e dei livelli di raccolta differenziata conseguiti, nonché di
consentire alla nuova ditta affidataria di porre in essere gli adempimenti
previsti per legge, ivi compresa la selezione del personale ex ATO in servizio
presso questo territorio comunale alla data del fallimento». In
pratica, però, la richiesta della Cgil non veniva presa in considerazione,
nonostante l’amministrazione si dimostrasse propensa all’assunzione degli
operatori ex Ato.
La
prima ditta che rispondeva all’invito del comune di assumere la gestione del
servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti era la Mirto, che però si
rifiutava di assumere gli operai ex Ato. Il comune continuava ad inviare inviti
alle ditte e martedì mattina la
situazione sembrava che si stesse risolvendo positivamente con la ditta Ecogestioni,
la quale si era mostrata disponibile ad assumere i lavoratori in questione. Si
respirava una bella aria di riscatto, quella che passa dal lavoro. Purtroppo
era solo l’ennesima presa in giro. Apprendiamo, infatti, che la scelta di
assumere gli operatori ex Ato era stata assunta dalla Ecogestioni solo a
livello verbale e non in base ad un obbligo contrattuale inserito nella lettera
d’invito. Comunque, mercoledì sembrava fatta: gli operai, pur di tornare al
lavoro, erano disposti ad accettare le 4 ore lavorative giornaliere proposte
dal Comune, e si preparavano ad effettuare il servizio. Ma ecco l’ennesima
doccia fredda! L’iniziale proposta di quattro ore diventa di tre ore e le
assunzioni non più per 15 ma per 12 operai. L’accordo salta, la ditta non firma il contratto, gli operai restano ancora disoccupati,
mentre agli angoli delle strade e nelle
piazze della nostra città si vanno accumulando sempre più i sacchetti della
spazzatura ormai maleodoranti…
La
delusione è percepibile e la rabbia continua a crescere ed è sempre più forte,
sia da parte dei lavoratori che da parte dei cittadini, anche alla luce dei
tanti soldi stanziati per il servizio (circa 70 mila euro mensili), che non
producono nessun effetto.
Pare
che oggi il Comune proverà ad affidare in emergenza, ancora col famigerato art.
191, il servizio di raccolta dei rifiuti, ma non si capisce se ci riuscirà e a
chi sarà affidato.
L’unica
nota positiva, seppur tardiva, è la volontà da parte dell’amministrazione
comunale di prendere atto delle norme che impongono di riassumere gli operai ex
Ato, che dovrebbe essere formalizzata in un atto di indirizzo politico della
giunta, recependo la scelta già fatta dal comune di Piana degli Albanesi (e da altri comuni ancora,
come quello di Santa Cristina Gela), e che servirà ai tecnici per redigere il
nuovo bando per affidare il servizio dei rifiuti.
Infine,
la Cgil e i lavoratori ex Ato continuare a pretendere che venga rispettato l’impegno
istituzionale di approvare il piano ARO, chiedendo altresì che venga fatta la
scelta della gestione diretta da parte del comune, nel rispetto dei diritti dei
lavoratori e dei cittadini tutti di Corleone.
f.toI lavoratori ex ato
Il
Segretario della Camera
del lavoro di Corleone
(Cosimo Lo Sciuto)
Nessun commento:
Posta un commento