CORLEONE - Arrivano i primi provvedimenti dopo l'insediamento della commissione
straordinaria dovuto allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose.
Una città con tanti problemi in agenda e che impegnerà fin da subito i
commissari per trovare soluzioni immediate. Tra i primi atti spicca, infatti,
la richiesta inoltrata all'Amap per l'insufficiente erogazione e
distribuzione idrica, sollecitando
l'azienda ad attivare la Carta dei Servizi. Già da alcuni giorni, infatti, per
i ripetuti guasti nella condotta, in molte zone cittadine i rubinetti sono
rimasti a secco. Intanto si annotano anche le prime reazioni dal mondo politico
e associativo locale. "Spazio Libero Camerana" fa sapere in una nota:
"I nostri auguri ai commissari sono resi ancor più carichi di speranza
nella consapevolezza che senza questa necessaria -seppur dolorosa- fase della
nostra storia difficilmente potrebbero crearsi i presupposti per un ricambio
generazionale competente e disinteressato, scevro cioè dalle logiche degli anni
appena trascorsi a Corleone che hanno riportato bruscamente in vita quello che
ormai sembrava solo lo spettro della mafia".
Anche il PD, attraverso il
suo segretario Salvatore Schillaci, rincara la dose: "La giunta Savona ha
causato solo disastri non producendo nulla di buono. Basti pensare alla
raccolta rifiuti, all’acqua al personale comunale , alla grave crisi del
settore artigianale e commerciale con il PRG scaduto e con il progetto per l’edilizia stagionale abbandonato, il
piano commerciale vetusto ed inefficace. Nei prossimi giorni chiederemo un
incontro ai commissari ai quali, oltre a quelle già menzionate, chiederemo
inoltre di affrontare subito la questione scolastica per evitare che si
ripetano i gravi disagi degli anni passati alle famiglie e che hanno riguardato
sia gli edifici scolastici che il servizio mensa." Il telefono di Lea
Savona suona a vuoto. Tuttavia l'ex sindaco, sulle accuse che le vengono mosse,
qualche giorno fa ha dichiarato:"Dovevano sacrificare qualcuno per fare
pagare il conto di un passato tristemente famoso. La vittima sacrificale sono
io, sono vittima dello Stato e di un gruppo politico che non ha amato la
città". Maurizio Pascucci, presidente dell'Associazione "Fior di
Corleone", evidenzia: "Dobbiamo trovare la forza di andare avanti,
costruire un futuro fatto di innovazione e sopratutto di onestà. Ci dobbiamo
abituare a dire "no grazie", a saper distinguere "i favori dai
diritti". Cosimo Lo Sciuto, segretario della Camera del Lavoro di
Corleone: "Dobbiamo ancora una volta riscattare il nome di Corleone non
autoproclamandoci i più “legali” e “antimafiosi” del mondo, ma unendo e
mettendo in relazione tutte le forze oneste della città perché le sfide che da
oggi ci aspettano sono tante". Infine Dino Paternostro, Cgil:"Corleone
deve tornare ad essere una città bella, accogliente, capace di avere la fiducia
del mondo. Ci potrà riuscire, specie se in questo difficile percorso verrà
aiutata dallo Stato e dalla Regione."
Mario Midulla
Giornale di Sicilia, 20 agosto
2016
Nessun commento:
Posta un commento