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Pino Governali con Nino Gennaro nella redazione di Città Nuove |
DINO PATERNOSTRO
QUANDO
CORLEONE E I SUOI CITTADINI ALZAVANO LA TESTA PER RIVENDICARE LIBERTÀ,
GIUSTIZIA, LAVORO, LEGALITÀ DEMOCRATICA
La
mini-galleria fotografica (appena 4 foto) che vi propongo è stata messa su per
caso, scartabellando tra le vecchie carte di Città Nuove.
- Nella prima foto vediamo il
preside Pino Governali (a sx), allora direttore del giornale, che mostra
orgoglioso il primo numero di Città Nuove (gennaio 1992), che fino
all'anno prima si chiamava "Corleonese Notizie", al coordinatore
della redazione Nino Gennaro. Città Nuove era un "piccolo fuoco"
della società civile, che provava a sostituire la subcultura dell'omertà
con la cultura della parola.
- Nella seconda foto del 2 giugno
1992 vediamo i bambini della scuola elementare di
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I bambini della scuola elementare manifestano per Falcone, Morvillo e la scorta dopo la strage di capaci |
Corleone, guidati dalle
loro maestre e dalla direttrice Giovanna Scalisi, che manifestano per
ricordare GIOVANNI FALCONE, FRANCESCA MORVILLO E GLI AGENTI DI SCORTA,
morti nella terribile strage di Capaci, e per dire NO ALLA FEROCE MAFIA DI
RIINA, PROVENZANO E BAGARELLA. Fu un momento di crescita straordinaria per
la nostra comunità, capace di schierarsi senza paura per la legalità.
- Nella terza foto del 29 gennaio
1994 vediamo l'inaugurazione di piazza Falcone e Borsellino. Accanto ad un
giovane sindaco Pippo Cipriani (era stato eletto nelle votazioni di
ballottaggio il 5 dicembre 1993) vi sono Rita Borsellino (alla sua dx) ed
Anna Falcone (alla sua sx). A chiedere l'intitolazione della più grande
piazza della
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L'inaugurazione di piazza Falcone e Borsellino |
nostra città ai due giudici assassinati da Cosa Nostra era
stata nell'estate del 1993 la redazione di Città Nuove. La proposta fu
accolta dal commissario straordinario Fulvio Manno, ma qualche mese dopo
il nuovo commissario Francesco Fazio (sollecitato da fantomatici
monarchici) "cancellò" piazza Falcone e Borsellino per
reintitolarla a Vittorio Emanuele III, il re che aveva consegnato l'Italia
al fascismo e trascinata in una guerra sanguinosa. "Totò Riina sarà
contento - scrisse Città Nuove in un comunicato - che la piazza più
importante di Corleone non è più intitolata ai due giudici antimafia e
ringrazia il commissario Fazio". La redazione, fuori dall'ironia,
chiese al presidente della Regione di dimissionare il pavido Fazio e di
ridare la piazza a Falcone e Borsellino. Nell'arco di 24 ore il presidente
della Regione Giuseppe Campione rimosse Fazio e nominò nuovo commissario
Nicolò Scialabba col compito di ripristinare piazza Falcone e Borsellino,
che poi sarebbe stata inaugurata dal sindaco neoeletto Pippo Cipriani.
- Nella quarta ed ultima foto
(marzo del 1994) siamo al municipio di Corleone nel corso
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D'Alema con Cipriani, Orlando e Maniscalco |
di un incontro
con l'allora segretario nazionale del Pds Massimo D'Alema, col sindaco di
Palermo Leoluca Orlando, col sindaco di S. Giuseppe Jato Maria Maniscalco
e con tanti altri sindaci della provincia. Era il tempo della
"rivoluzione" dei sindaci. Era il tempo della Corleone che
apriva le porte al mondo, che aveva fiducia nel mondo e la fiducia del
mondo... La storia non si ripete, ma ci dà sempre delle utili indicazioni...
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