Palermo 26 luglio 2016 - “Non si può morire di lavoro nero a 66
anni. E' l'ennesima sciagura del mondo del lavoro che colpisce una categoria
tra le più deboli, i lavoratori del settore delle costruzioni, dove l'assenza
dei controlli è la regola – dichiara Mario Ridulfo, responsabile Salute e
sicurezza presso la segreteria Cgil Palermo, a proposito della morte di
Giuseppe Marchiano, l'operaio di Carini caduto ieri pomeriggio da un ponteggio
a fine lavoro e morto sul colpo - A 60 anni un lavoratore edile dovrebbe essere
già in pensione. Ed è una richiesta che da anni fa la Cgil, quella di
considerare il lavoro edile pesante e usurante. Un operaio che per 40 anni
lavora nei ponteggi, o in galleria, a zero gradi all'ombra o a 40 gradi al
sole, a seconda delle stagioni, fa un lavoro che logora”.
Anche la Fillea Cgil interviene sul nuovo caso di morte sul lavoro.
“Dalle notizie apprese, confermiamo che l'operaio morto a Carini lavorava in
nero. Un dramma che accomuna molti lavoratori anziani, che non hanno in
requisiti per andare in pensione con la legge Fornero e accettano qualsiasi
condizione per continuare a lavorare e raggiungere l'età pensionabile –
dichiara il segretario della Fillea Cgil Palermo Francesco Piastra - Così come
abbiamo chiesto al Comune di Palermo di contrastare il lavoro nero e
controllare le misure di sicurezza nei cantieri, chiediamo al resto dei Comuni
della provincia di collaborare con gli enti bilaterale sull'incrocio dei dati
tra la Casse edile per avere un controllo capillare sui lavori che partono in
provincia sulla base delle licenze che i comuni rilanciano e le denunce di inizio
lavoro nei cantieri”.
La Cgil Palermo chiede alla Prefettura di dare seguito alla
Conferenza permanente sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la cui
ultima riunione si è tenuta il 9 giugno di un anno fa. “La Conferenza si è
riunita due volte e sono stati assunti degli impegni precisi su vigilanza e
sicurezza nei cantieri – aggiunge Mario Ridulfo - Sarebbe utile riconvocare
presto la conferenza per un aggiornamento sugli impegni presi da tutti i
soggetti. L'ultima volta furono sollevati diversi casi di rischi nei luoghi di
lavoro, a partire dai cantieri edili ma anche al Cantiere Navale di Palermo,
dove si erano verificati degli incidenti”. Alla Conferenza permanente
partecipano soggetti istituzionali e parti sociali: il sindaco di Palermo, il
questore, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, l'Ufficio provinciale del
Lavoro, l'Ispettorato del Lavoro, l'Inps, l'Inail, il Provveditorato opere
pubbliche, il Genio Civile, l'Asp, la Camera di Commercio, la presidenza
dell'Ance. la presidenza di Confindustria, la presidenza delle piccole
industrie, le associazione degli Artigiani, gli ordini di Ingegneri, Architetti
e Geometri, Cgil, Cisl e Uil, le categorie delle costruzioni di Cgil, Cisl e
Uil, la Cassa edile, l'assessorato regionale al Lavoro.
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