di Giovanni Bianconi
Da anni gli era stato diagnosticato un cancro alla vescica È morto, all’ospedale San Paolo di Milano. Il corleonese capo di Cosa Nostra era detenuto in regime di 41 bis
È morto, all’ospedale San
Paolo di Milano, il boss Bernardo Provenzano. Il corleonese capo di Cosa Nostra
aveva 83 anni e si trovava detenuto al carcere di Parma in regime di 41 bis. Da
anni gli era stato diagnosticato un cancro alla vescica. Insieme al suo «paesano» Totò Riina condusse l’assalto dei corleonesi a Cosa nostra, contribuendo a realizzare quella dittatura che impresse la svolta stragista alla mafia siciliana. Ma rispetto all’altro boss di Corleone, cresciuto con la fama di sanguinario che l’accompagnerà fino all’ultimo giorno, Bernardo Provenzano ha saputo incarnare anche l’anima dialogante dell’«uomo d’onore», con la quale ha traghettato l’organizzazione criminale da un secolo all’altro attraverso la «sommersione» e gli affari invisibili, senza più bisogno di piombo e tritolo. (LEGGI TUTTO)
Nessun commento:
Posta un commento