I cittadini si "arrangiano" con i bidoni... |
Per una accidentale coincidenza, la crisi idrica che sta interessando la città di Corleone ha avuto inizio con i fatti al vaglio della magistratura avvenuti durante la processione di San Giovanni e precisamente il 31 maggio 2016. Quanto accaduto ha fatto passare in secondo piano il grave problema della mancata erogazione dell’acqua, che sta provocando enormi disagi a famiglie e attività agricole, artigianali e commerciali.
Con uno scarno comunicato del 7 giugno 2016 l’Amap, gestore del servizio idrico del Comune di Corleone, avvisava la cittadinanza che l’erogazione sarebbe stata effettuata a giorni alterni per insufficienza d’acqua delle sorgenti. Successivamente, i cittadini hanno appreso di un guasto al potabilizzatore, situato al lago di Prizzi, e che l’AMAP stava provvedendo alla riparazione. L’erogazione dell’acqua sarebbe dovuta tornare alla normalità in data 20 giugno 2016, ma così non è stato a causa di un altro guasto alla tubazione. L’Amap non è in grado di rispettare i turni di erogazione e i rubinetti rimangono a secco. Né l’Amap né il Comune hanno approntato (stante la gravità della situazione che può innescare gravi problemi igienico-sanitari) un servizio sostitutivo mediante autobotti. I cittadini esasperati si sono riuniti nel comitato spontaneo “Liberi cittadini corleonesi” e chiedono l’intervento del Prefetto di Palermo, affinché si faccia chiarezza anche riguardo della contrattualizzazione di Amap da parte del Comune di Corleone e sperano che venga presa in considerazione la possibilità di gestire direttamene il servizio idrico come avveniva in passato prima che l’acqua pubblica fosse affidata a società partecipate.
Intanto, per sabato 25 giugno, alle ore 17, al centro sociale Santa Lucia, abbiamo indetto un'assemblea cittadina, a cui tutti siete invitati a partecipare.
Il comitato Liberi Cittadini Corleonesi
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