La Cgil: “Buon esempio per l'isola. Si conclude
una lunga fase di precarietà e di emergenza per i lavoratori e per il servizio
idrico integrato”
Palermo 1 giugno 2016 – Oggi il passaggio definitivo di tutti i
199 lavoratori licenziati della società fallita Aps ad Amap. All'incontro
partecipano Amap, amministrazione comunale e organizzazioni sindacali. Grande
l'attesa.
“Si profila, finalmente, per i lavoratori che in questi anni hanno
assicurato il servizio, la certezza di un lavoro stabile. Dopo tre anni di
gestione commissariale prima, di curatela fallimentare poi e successivamente di
gestioni del servizio idrico integrato in emergenza, su ordinanza prefettizia
da parte dell'ex Aato della provincia di Palermo e di Amap, oggi si fa il passo
avanti che da tempo chiediamo”. Lo dichiarano il segretario Cgil Palermo Enzo
Campo, il segretario Filctem Cgil Francesco Lannino e Nino Musso, della
segreteria Filctem Cgil Palermo. “ Anche se – puntualizzano Campo, Lannino e
Musso rispetto alla trattativa in corso – ciò comporterà delle deroghe ai
trattamenti economici e normativi chiesti da Amap, come condizione
irrinunciabile per assumere tutti i lavoratori, per non destabilizzare
l'equilibrio economico e finanziario di Amap”.
Cgil e Filctem auspicano che quello di oggi tra Amap e le
organizzazioni sindacali sia “il migliore accordo possibile” per l'assunzione
dei 199 lavoratori ex Aps. “Finalmente, con questo atto, si conclude la fase di
precarietà e di emergenza della gestione del servizio idrico integrato di buona
parte dei comuni della provincia di Palermo (33) e si gettano le basi per la
gestione unica del servizio in tutta la provincia di Palermo in capo all'Amap -
commentano il segretario Cgil Palermo Enzo Campo, il segretario Filctem Cgil
Francesco Lannino e Nino Musso, della segreteria Filctem Cgil Palermo - La Cgil
e la Filctem hanno sempre spinto in questa direzione, in quanto unica
condizione per la certezza della qualità e continuità del servizio, per
garantire e in futuro incrementare i livelli occupazionali, e contestualmente
per uno sviluppo dell'azienda Amap a capitale interamente pubblico. Insomma, un
possibile buon esempio per tutta la Sicilia, per uscire dalla criticità e dal
degrado in cui versa il sistema idrico nell'Isola”.
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