La foto di gruppo davanti la villa comunale |
di DINO PATERNOSTRO
# NOINONCINCHINIAMO. Questo l’hastag che ha messo d’accordo
la Corleone civile e democratica, che in questi giorni si era un
poco smarrita e sbandata, ma che ha ritrovato in se stessa le motivazioni, la
forza e il coraggio civile di rialzare la testa e riprendere, unita, quel
cammino di liberazione dalla mafia, che persegue – pur in mezzo a mille
problemi – da tanti anni. Ci siamo ritrovati nella critica contro gli assalti a
volte superficiali di certi media, ma anche nella critica di chi sarebbe
disposto ad indulgere verso i potenti. Noi non ci inchiniamo né di
fronte alla mafia né di fronte ai potenti, a chi ci vuole sudditi, ma
rivendichiamo a testa alta la nostra dignità di cittadini, che sono i primi a
gridare che a Corleone c’è stata e c’è mafia, ma con altrettanto vigore gridano
che ci sono state e ci sono le forze che la combattono.
Ci siamo cercati e ci siamo ritrovati stasera in villa
comunale. Io, Cosimo, Lorena, Marilisa, e tante/i altre/i. Abbiamo parlato e ci
siamo confrontati animatamente e con franchezza, abbiamo cercato le coordinate.
Adesso aspettiamo gli esiti dell’indagine della magistratura sulla processione
di S. Giovanni Evangelista. Aspettiamo gli esiti dell’indagine interna della
Curia di Monreale. Chiediamo rigore, non superficialità. I corleonesi
normalmente democratici, giovani e meno giovani, non s’inchinano davanti ai
boss e nemmeno davanti alla superficialità di certi media. Rispettano, sostengono
ed incoraggiano l’informazione e i suoi operatori, invitandoli però al massimo
rigore e al massimo rispetto della verità.
Siamo gli eredi dei corleonesi del Vespri (1282), dei
corleonesi dei Fasci (1892), di San Leoluca e San Bernardo, di Bernardino Verro
e Placido Rizzotto. Ripudiamo la mafia e i mafiosi, anche quando si presentano
con i volti suadenti ed accattivanti del potente di turno. Riteniamo che laici
e religiosi, credenti e non credenti debbano percorrere insieme, da persone di
buona volontà, la strada della legalità e della rinascita, superando con
pazienza, forza e tenacia tutti gli ostacoli.
Ci siamo cercati, ci siamo trovati e abbiamo assunto l’impegno
di costruire insieme, nelle prossime settimane, un momento di confronto
pubblico della città, capace di superare ritardi ed incomprensioni ed indicare
la strada del futuro. E adesso al lavoro!
1 commento:
Caro Dino, ti ammiro per il costante impegno e per il coraggio mostrato anche in questa occasione. Il tuo pezzo lo pubblicherò anche sul mio blog.
Un abbraccio
Francesco
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