La sede dell'Asp di Palermo in via Giacomo Cusmano |
di GIUSI SPICA
L'alto dirigente dell'Asp, che in passato aveva subito intimidazioni, ha scritto all'assessorato alla Salute di "comportamenti mafiosi in azienda"
Fu il primo - e in tempi non sospetti - a denunciare il caso Noto, il direttore sanitario dell'Aspsollevato dall'incarico per mancanza dei titoli necessari a rivestire quel ruolo. Eppure, quando nel 2012, per ben quattro volte, chiese con note e raccomandate che qualcuno controllasse il curriculum del suo capo, fu messo in un cantuccio, lasciato alla guida di un centro fantasma, privato di 13 unità di personale in un giorno, addirittura querelato per diffamazione dal manager Antonio Candela e dallo stesso Giuseppe Noto
che non gli hanno "perdonato" di aver
scritto all'assessorato regionale alla Salute per denunciare
"comportamenti e atteggiamenti culturali riconducibili per stile e modus
operandi al fenomeno mafioso". Un'iniziativa che gli valse la sospensione
per quindici giorni da parte dell'ufficio Provvedimenti disciplinari. Solo ora
per Filippo Grippi, alto dirigente che in passato ha subito minacce e
intimidazioni legate ai suoi controlli nella clinica Villa Santa Teresa, è
arrivata la rivincita: prima la revoca della nomina di Noto ordinata dal
direttore generale Candela, adesso la certezza che non solo non diffamò
nessuno, ma che aveva ragione a chiedere le verifiche.L'alto dirigente dell'Asp, che in passato aveva subito intimidazioni, ha scritto all'assessorato alla Salute di "comportamenti mafiosi in azienda"
Fu il primo - e in tempi non sospetti - a denunciare il caso Noto, il direttore sanitario dell'Aspsollevato dall'incarico per mancanza dei titoli necessari a rivestire quel ruolo. Eppure, quando nel 2012, per ben quattro volte, chiese con note e raccomandate che qualcuno controllasse il curriculum del suo capo, fu messo in un cantuccio, lasciato alla guida di un centro fantasma, privato di 13 unità di personale in un giorno, addirittura querelato per diffamazione dal manager Antonio Candela e dallo stesso Giuseppe Noto
Lo scrive il giudice per le indagini preliminari Walter Turturici che ha
archiviato l'inchiesta a carico di Grippi. Un'indagine partita dal doppio
esposto di Candela e Noto. Sulla querela presentata dal manager il giudice si
era già espresso accogliendo la richiesta di archiviazione del pm. Noto invece
si era opposto e ora il gip ha messo la parola fine. "In primo luogo -
scrive il giudice nel decreto - si osserva che il riferimento della nota in
data 3 dicembre 2012, indirizzata dall'indagato Grippi Filippo all'Assessorato
regionale alla Salute, a comportamenti e/o atteggiamenti culturali
riconducibili per stile e modus operandi al fenomeno mafioso è diretto a
stigmatizzare condotte ascrivibìli all'apparato amministrativo regionale (che
non avrebbe dato corso a quattro richieste avanzate dal Grippi medesimo ai fini
di ottenere l'espletamento di accertamenti sull'effettivo possesso dei titoli
necessari per la nomina a direttore sanitario dell'Asp di Palermo) e non già a
Noto Giuseppe".
Il giudice non si ferma: "La predetta nota è diretta a sollecitare -
attraverso la citazione di varie normative di rango primario e secondario -
l'esercizio del potere amministrativo di autotutela. Sotto tale profilo, la
redazione della predetta nota, che in ogni caso non oltrepassa i limiti della
continenza espressiva, appare riconducibile all'esercizio di una legittima
facoltà". Il colpo di grazia alla fine: "In effetti, con
provvedimento in data 13 gennaio 2016, il direttore generale dell'Asp di
Palermo - nell'esercizio del predetto potere di autotutela - ha disposto la
revoca
dell'incarico di direttore sanitario a Noto Giuseppe per ragioni afferenti al
possesso dei relativi requisiti".
Dalla difesa Grippi adesso passa all'attacco. Recentemente ha presentato una denucnia per mobbing al giudice del lavoro. Nell'esposto viene contestato il progressivo demansionamento che ha subito negli ultimi tre anni in cui ha diretto una struttura, il Pta Casa del Sole, sostanzialmente priva di servizi, svuotata di personale e con poche risorse.
Dalla difesa Grippi adesso passa all'attacco. Recentemente ha presentato una denucnia per mobbing al giudice del lavoro. Nell'esposto viene contestato il progressivo demansionamento che ha subito negli ultimi tre anni in cui ha diretto una struttura, il Pta Casa del Sole, sostanzialmente priva di servizi, svuotata di personale e con poche risorse.
La Repubblica, 21 maggio 2016
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