Giovanni Falcone |
Gli uomini passano... le idee restano…
Oggi è il ventiquattresimo
anniversario della strage di Capaci, dove persero la vita Giovanni Falcone, la
moglie, Francesca Morvillo, e i tre uomini della scorta Vito Schifani, Antonio
Montinaro e Rocco Dicillo. Accanto al dolore vero, alle ferite mai sanate, alla rabbia mai sedata, al
vuoto incolmabile che questa e altre morti violente e preannunciate hanno
lasciato in tanti di noi, assisteremo, purtroppo, ad una serie di
“rappresentazioni” ormai inaccettabili. Oggi Giovanni Falcone, Francesca
Movillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo saranno assassinati
di nuovo….
Già li vediamo … alcuni personaggi da
operetta che stanno preparandosi il “ vestito buono per la festa”, pronti a
correre da una parte all’altra della penisola
cercando i riflettori delle televisioni, il microfono dei giornalisti, vomitando inutile retorica, ingolfando Twitter e Facebook con le loro parole inutili.
Alcuni di questi sono i responsabili morali, o gli eredi dei responsabili morali, della morte di Giovanni Falcone, della moglie, e dei tre agenti della sua scorta…
Si e saranno li’ a celebrarne la memoria.
E saranno bravissimi a raccontarci come combattere ciò che, in fondo, loro proteggono, parlando, ma saranno solo parole, dell’immensa eredità di un magistrato coraggioso.
Li vedremo tutti in fila, schierati come i santi, con facce da circostanza, versando addirittura qualche calda lacrima,
Questi personaggi uccideranno di nuovo Giovanni Falcone, sua moglie e la sua scorta.
Lo fanno ogni giorno, nella cosiddetta società civile e in parlamento.
Falcone non è un “santino” da usare ad ogni buona occasione.
Questi personaggi, vestiti a festa, faranno a gara a chi lo commemora e piange di più.
Tutti i funzionari pubblici della Repubblica, anche quelli del più piccolo comune, tutti quelli che hanno preso e continuano a prendere tangenti privilegiando l’interesse personale a quello del bene pubblico, uccideranno di nuovo Giovanni Falcone, sua moglie e i tre agenti della scorta.
Sono quelli che hanno vanificato il suo sacrificio, gli imprenditori che partecipano alle gare sostenendo che bisogna pagare le tangenti se si vuole sopravvivere sul mercato, i direttori editoriali responsabili delle case editrici, delle società di produzione cinematografica, televisiva e radiofonica,
che riconoscono e accolgono come autori solo persone presentate, suggerite, spinte e imposte
dalle segreterie dei singoli partiti politici che poi provvederanno a fornire i loro buoni uffici facendo piovere su di loro sovvenzioni statali pagate con le nostre tasse.
Sono quelli che dicono “lo fanno tutti, che cosa ci vuoi fare?”.
Sono quelli che dicono “ma io ho una famiglia”
CHE NON HANNO LE PALLE PER DIRE “NO, IO QUESTE COSE NON LE FACCIO”.
Sono quelli che nel segreto della cabina elettorale, mettono una crocetta su un certo simbolo, su un certo nome, perché sanno che quella lista e quella persona, domani, a elezioni avvenute risolveranno il loro problemino, o daranno il posto al figlio, o sistemeranno un parente.
E’ cronaca di tutti i giorni no?
La mafia non è una persona, non è una cosa astratta è un’idea dell’esistenza, una interpretazione della vita e chi vi aderisce è un MAFIOSO. Anche se non se lo vuole dire, se non crede di esserlo è un MAFIOSO.
Come non ricordare che l’intera classe politica di questo paese, intellettuale, mediatica, imprenditoriale, delegittimò, diffamò ed isolò Giovanni Falcone?
Voltandogli le spalle quando sapevano che stavano arrivando i killer.
Oggi sono qui, in prima fila, vestiti a festa … a commemorarne la scomparsa..
La mafia è la somma dei singoli comportamenti che ne determinano l’esistenza.
E l’Italia è un paese di mafiosi, e di tanta gente onesta che cerca di combattere la mafia per fortuna..
cercando i riflettori delle televisioni, il microfono dei giornalisti, vomitando inutile retorica, ingolfando Twitter e Facebook con le loro parole inutili.
Alcuni di questi sono i responsabili morali, o gli eredi dei responsabili morali, della morte di Giovanni Falcone, della moglie, e dei tre agenti della sua scorta…
Si e saranno li’ a celebrarne la memoria.
E saranno bravissimi a raccontarci come combattere ciò che, in fondo, loro proteggono, parlando, ma saranno solo parole, dell’immensa eredità di un magistrato coraggioso.
Li vedremo tutti in fila, schierati come i santi, con facce da circostanza, versando addirittura qualche calda lacrima,
Questi personaggi uccideranno di nuovo Giovanni Falcone, sua moglie e la sua scorta.
Lo fanno ogni giorno, nella cosiddetta società civile e in parlamento.
Falcone non è un “santino” da usare ad ogni buona occasione.
Questi personaggi, vestiti a festa, faranno a gara a chi lo commemora e piange di più.
Tutti i funzionari pubblici della Repubblica, anche quelli del più piccolo comune, tutti quelli che hanno preso e continuano a prendere tangenti privilegiando l’interesse personale a quello del bene pubblico, uccideranno di nuovo Giovanni Falcone, sua moglie e i tre agenti della scorta.
Sono quelli che hanno vanificato il suo sacrificio, gli imprenditori che partecipano alle gare sostenendo che bisogna pagare le tangenti se si vuole sopravvivere sul mercato, i direttori editoriali responsabili delle case editrici, delle società di produzione cinematografica, televisiva e radiofonica,
che riconoscono e accolgono come autori solo persone presentate, suggerite, spinte e imposte
dalle segreterie dei singoli partiti politici che poi provvederanno a fornire i loro buoni uffici facendo piovere su di loro sovvenzioni statali pagate con le nostre tasse.
Sono quelli che dicono “lo fanno tutti, che cosa ci vuoi fare?”.
Sono quelli che dicono “ma io ho una famiglia”
CHE NON HANNO LE PALLE PER DIRE “NO, IO QUESTE COSE NON LE FACCIO”.
Sono quelli che nel segreto della cabina elettorale, mettono una crocetta su un certo simbolo, su un certo nome, perché sanno che quella lista e quella persona, domani, a elezioni avvenute risolveranno il loro problemino, o daranno il posto al figlio, o sistemeranno un parente.
E’ cronaca di tutti i giorni no?
La mafia non è una persona, non è una cosa astratta è un’idea dell’esistenza, una interpretazione della vita e chi vi aderisce è un MAFIOSO. Anche se non se lo vuole dire, se non crede di esserlo è un MAFIOSO.
Come non ricordare che l’intera classe politica di questo paese, intellettuale, mediatica, imprenditoriale, delegittimò, diffamò ed isolò Giovanni Falcone?
Voltandogli le spalle quando sapevano che stavano arrivando i killer.
Oggi sono qui, in prima fila, vestiti a festa … a commemorarne la scomparsa..
La mafia è la somma dei singoli comportamenti che ne determinano l’esistenza.
E l’Italia è un paese di mafiosi, e di tanta gente onesta che cerca di combattere la mafia per fortuna..
Onore a Te Giovanni Falcone, a Tua
moglie e ai tre uomini di scorta…
Onore a Te …. riposa in pace, nonostante questi … personaggi..
Onore a Te …. riposa in pace, nonostante questi … personaggi..
siAmo la Sicilia
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