Da
venerdì sera il comune di Corleone ha il regolamento anticorruzione aggiornato,
grazie al senso di responsabilità istituzionale dei consiglieri di opposizione
del Pd e di "Mi ci vedo". Infatti, i consiglieri che sostengono il
sindaco Leoluchina Savona, che in tante occasioni millantano di essere
maggioranza, erano appena 6 in aula, insufficienti persino a garantire il
numero legale in seconda convocazione (dovevano essere minimo 7). Solo la
presenza di 5 consiglieri di opposizione ha consentito di avere il numero
legale e, ancora più importante, gli 11 voti indispensabili per modificare ed
integrare il regolamento.
"Questo
consiglio comunale, e più ancora il sindaco e la giunta, hanno ormai esaurito
il loro ruolo e la loro funzione: l'unica cosa utile che potrebbero fare
sarebbe quella di dimettersi e aspettare la conclusione delle indagini degli
ispettori ministeriali sui pericoli di infiltrazione mafiosa", dice Dino
Paternostro, capogruppo del Pd. E spiega: "L'opposizione aveva annunciato
che non avrebbe più partecipato alle sedute consiliari, a meno che non vi
fossero in gioco gli interessi istituzionali dell'ente. Venerdì sera eravamo
presenti e abbiamo votato il regolamento perché dotare il comune del
regolamento anticorruzione è un atto giusto e nell'interesse dei cittadini.
Abbiamo consentito che si colmasse il vuoto dell'anno scorso. Nei 12 mesi del
2015, infatti, il sindaco Savona e la sua giunta non hanno portato in consiglio
l'aggiornamento del regolamento anti corruzione, rendendone impossibile
l'approvazione. Avevano fatto finta di provarci nel mese di dicembre, ma la
proposta di delibera era illegittima e non l'abbiamo potuto votare".
PS il
consiglio doveva surrogare il consigliere dimissionario Mario Giarratana con
Giuseppe Taverna, ma quest'ultimo ha comunicato che non ci sono le condizioni
per accettare la carica.
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