Mario Ridulfo pronuncia il suo discorso |
Oggi siamo qui, in questo luogo dove si
conservano i resti del corpo di Placido Rizzotto. Siamo qui, nella sua terra, dove le sue parole
sono diventate pietre sulle nostre coscienze. Siamo qui, all'altare della Patria dei
lavoratori e delle lavoratrici, di Corleone, della Sicilia e dell'Italia intera.
Ma Placido Rizzotto non è solo l'uomo i cui resti finalmente hanno trovato pace.
Placido Rizzotto è una idea, è una tensione morale, è una ispirazione, è una
pratica. Placido Rizzotto non è solo il nostro passato, è il nostro presente, è
soprattutto il nostro futuro. Noi siamo qui perchè qui c'è il simbolo di una
idea diversa di società, di morale, di etica, di impegno. Una idea che propugna
una società libera dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Noi siamo qui per
ribadire, oltre la ricorrenza e la commemorazione, il nostro personale impegno,
di ciascuno di noi, di quello della Cgil , del movimento sindacale delle
lavoratrici e dei lavoratori italiani, ad essere coerenti con l'esempio che
Placido e gli altri compagni assassinati
in quegli anni, dalla mafia e dal potere
mafioso, ci hanno lasciato.
Corleone è stata un crocevia tragico,
doloroso, violento, ma al contempo grande, eroico, nobile, della storia, non
solo della Sicilia, ma dell'Italia moderna intera. Qui, nella capitale che fu
dei fasci siciliani si è combattuto un nuovo risorgimento per le speranze
tradite dei contadini di Corleone e della Sicilia. Qui è continuata la lotta
dei partigiani, che come Placido, tornati a casa hanno continuato a combattere.
Una nuova resistenza fatta con le parole, con la forza delle idee, a pugni
nudi, contro i padrini e i padroni di sempre.
Corleone, così cara a tutti noi, come lo fu
per Placido, e prima ancora per Bernardino Verro e per le loro famiglie, è
ancora oggi, come tanta partedella nostra isola ed anche del nostro paese,
crocevia di forze che si contrappongono e si respingono, mafia ed antimafia,
progresso e sottosviluppo, diritti e sfruttamento, occupazione e
disoccupazione, buona politica e mala politica. Qui dove la storia ha
incrociato "le storie", tragiche e nobili di Placido Rizzotto, di Pio
La torre e del Generale Dalla Chiesa, qui e soprattutto qui, non ci possono essere
zone d'ombra, zone grigie, non ci possono essere lati oscuri. La lotta e
l'impegno, tra chi vuole lo sviluppo libero dalla violenza della mafia, ed
anche dalla cattiva politica e chi vuole tenere questa terra nel sottosviluppo,
nella violenza, per l'arricchimento proprio e di pochi a danno di tutti,
continua. Nel mezzo, non c'è spazio per chi balbetta, per chi si è già arreso.
Continuiamo, dunque compagne e compagni,
lavoratrici e lavoratori, disoccupate e disoccupati, studenti e giovani, nel
nome di Placido Rizzotto, a lottare per il lavoro, per la giustizia, per la
pace e per un futuro di libertà, qui a Corleone, come in ogni parte del mondo.
Mario Ridulfo
segretario CGIL Palermo
segretario CGIL Palermo
1 commento:
Grande Cgil! W rizzotto
Bellissimo intervento
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