“Vogliamo
fare della Sicilia la terra biologica più pulita d’Europa che fa della
qualità e della salubrità dei propri prodotti agricoli una strategia prioritaria
per competere nel mercato globale. E’ questa l’impronta che stiamo dando al
nuovo Programma di Sviluppo Rurale”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello
Cracolici alla riunione di insediamento del Comitato di
sorveglianza del PSR, che si è tenuta oggi presso l’Hotel La Torre di
Mondello.
Il Comitato, al quale prendono parte funzionari del
ministero, dell’assessorato, della direzione generale dell’agricoltura di
Bruxelles e rappresentanti del partenariato sociale, è l’autorità chiamata ad
approvare le procedure di selezione del programma comunitario.
“Nell’elaborazione
dei criteri di selezione – ha aggiunto Cracolici - stiamo lavorando ad un
sistema di gestione dei bandi più snello ed inclusivo, che
scommetta su punti di premialità per favorire l’agricoltura
biologica ed azioni per la chiusura della filiera, la concentrazione
dell’offerta e la commercializzazione dei prodotti siciliani”.
Nel
nuovo PSR 2014/2020 sono previste anche agevolazioni per progetti che puntano
sull’innovazione tecnologica, la salvaguardia ambientale, la creazione di
nuovi posti di lavoro. Al contrario saranno esclusi dai
finanziamenti coloro che sfruttano il lavoro nero.
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“Abbiamo inserito
misure efficaci di semplificazione burocratica – ha proseguito Cracolici - come
l’eliminazione del vecchio sistema delle graduatorie a scorrimento che sarà
sostituito da un modello più dinamico, che prevede due bandi all’anno. Per
snellire le procedure ci sarà un primo step per la presentazione
delle domande e l’individuazione dei soggetti ammissibili, ed un secondo step
per la valutazione della progettazione tecnica che si concentrerà soltanto sui
progetti ammessi a finanziamento. Questo permetterà di accorciare i tempi di
attesa per i beneficiari. Nella vecchia programmazione – ha concluso
l’assessore regionale all’Agricoltura - i progetti venivano finanziati dopo tre
anni, adesso puntiamo a dare risposte certe in sei mesi”
Martedì 1° marzo 2016
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