“Chiediamo un’inversione di tendenza, più
attenzione verso la nostra terra”, dicono Enzo Campo ed Elia Randazzo (Cgil)
Palermo 5 febbraio 2014 – Unicredit, annunciate in Sicilia 300
uscite incentivate, in massima parte a Palermo, mentre ancora non si parla di
assunzioni nell'Isola. Il piano industriale, presentato ai sindacati e al
vaglio delle assemblee, prevede 700 nuovi ingressi su scala nazionale che si
aggiungono alle 800 assunzioni concordate il 28 giugno 2014 e già realizzate.
Palermo finora, in questi anni, è rimasta esclusa dal processo di creazione di
nuovi posti di lavoro. Per questo la Fisac Cgil chiede un'inversione di
tendenza.
“Chiediamo che le assunzioni avvengano anche da noi. A Palermo e nel
resto della Sicilia Unicredit non assume dal 2007, malgrado le uscite di
migliaia di lavoratori per esodi e pensionamenti. Palermo ancora una volta
rischia di essere penalizzata, nel silenzio assordante delle istituzioni e le
forze imprenditoriali. E questo è intollerabile – dichiarano il segretario Cgil
Palermo Enzo Campo e la segretaria Fisac Cgil Palermo Elia Randazzo - Sta
accadendo quello che è successo con la Fiat, che ha eliminato lo stabilimento
di Termini, o con Ansaldo Breda, che la lasciato a Carini solo le manutenzioni.
A Termini Imerese la Regione ha tolto 140 milioni di investimenti stanziati per
l'area industriale e li ha dirottati per coprire i tagli dello Stato. A un
grande gruppo bancario come Unicredit chiediamo di rivolgere la dovuta
attenzione alla provincia di Palermo, che chiede ristoro dal punto di vista
occupazionale, con una Università che sforna professionalità in attesa di
essere valorizzate e una platea di disoccupati in aumento”.
“Non vorremmo – concludono Enzo Campo e Elia Randazzo - che
ancora una volta la Sicilia venisse considerata figlia di un Dio Minore. Ci
auguriamo che Unicredit adotti politiche coerenti con i roboanti slogan di
attenzione ai territori e dia risposte occupazionali ai giovani siciliani.
Questa è una terra che ha fame di lavoro e si attende da Unicredit la stessa
attenzione che riserva ad altre Regioni del nostro Paese”.
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