Sciacca, il monumento in ricordo di Miraglia |
di SILVIA MIRAGLIA
Oggi voglio ricordare un uomo che è stato un padre, un figlio, un fratello e a suo modo - pure un nonno... anche se non ci ha mai conosciuti. Voglio immaginarmelo così, come lo vedo ritratto in un freddo busto di bronzo, mentre guarda un punto indefinito all'orizzonte. Perché un poeta, un pittore, un artista insomma - io me lo immagino un po' così, col naso all'insù, magari perso ad immaginare qualcosa che forse stasera diventerà un quadro, quando siederà a dipingere nel suo studio. O forse diventerà poesia, dopo aver annotato un pensiero sul suo taccuino. CHI ERA ACCURSIO MIRAGLIA?
Voglio ricordare a me stessa e un po anche a voi, che ad essersene andato 69 anni fa per mano mafiosa, non è soltanto l'uomo pubblico, politico, impegnato nella lotta sindacale: è un uomo che ha dovuto dire addio troppo presto ai suoi tre figli, alla sua bellissima moglie, al suo quotidiano, ai suoi sogni, alle sue speranze, alle sue ambizioni, ai mille errori che come tutti noi avrebbe potuto commettere e ai mille impegni che ancora doveva portare a termine. Perché è questo che fa la mafia: interrompe qualcosa, spezza una speranza, sparge violenza e ricopre di tristezza, lascia incompiuti i sogni delle persone. Ecco: oggi voglio ricordare semplicemente un sognatore che non c'è più.
Silvia Miraglia
CHI ERA ACCURSIO MIRAGLIA?
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