Accursio Miraglia |
Accursio Miraglia mi è entrato nel
cuore, come ai tanti siciliani che amano la propria terra e la vogliono libera
dalla mafia e dalla corruzione. Per me rappresenta un esempio di vita ancora oggi
attuale. Nell’immediato dopoguerra, Accursio Miraglia, fu un sindacalista
instancabile nella difesa dei lavoratori. Fu un imprenditore operoso e
creativo, un attivista politico capace e coraggioso. Fu anche una persona
libera da qualsiasi pregiudizio: da uomo di sinistra sposò una bella donna
aristocratica di provenienza russa scampata alla rivoluzione d’Ottobre.
Capì, profeticamente, che il vero
nemico da combattere era la mafia e il sistema delle collusioni sociali e
politiche. Si battè a
cuore aperto e con intelligenza progettuale contro la mafia, per lo sviluppo
della sua terra. Era un personaggio molto scomodo e per questo Cosa nostra
decise di eliminarlo.
Le istituzioni, che in vita lo
avevano quasi sempre ostacolato, decisero di voltargli le spalle anche dopo la
sua morte nonostante
le intuizioni di alcuni investigatori coraggiosi, secondo i quali la pista
investigativa da seguire era quella mafiosa. Quando da presidente
dell’Antimafia ebbi la possibilità di desecretare degli atti contenuti negli
archivi della Commissione, le ricerche storiche del figlio Nico e di altri
attenti storici riuscirono a fare luce sulle responsabilità e sulle connivenze
politiche e istituzionali che ruotarono attorno all’assassinio di Accursio
Miraglia. Un atteggiamento, quelle delle istituzioni, che si è ripetuto più
volte nella storia della lotta alle mafie.
Adesso siamo chiamati ancora una
volta a ripercorre il cammino di Accursio
Miraglia con i linguaggi e le progettualità del nostro tempo, ma con lo stesso spirito e la
stessa intelligenza che motivarono e accompagnavano la sua valorosa azione. Un
cammino necessario per superare i limiti stessi dell’antimafia, da fare
con tutto il rigore e la severità necessari, ma senza cedere il passo a
strumentalizzazioni che non fanno altro che il gioco perverso e sottile delle
mafie e dei collusi.
Giuseppe Lumia
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