Il presepe domenicano realizzato da Giacomo Lombardo |
In occasione del Giubileo Domenicano, due giovani artisti
di Caltagirone (Ct), città nota fin dai tempi antichi per la produzione
artistica di ceramiche, hanno voluto ricordare l’evento, realizzando un
“presepe domenicano”. Il presepe è stato realizzato da Giacomo Lombardo ed è
ispirato alle piccole scenografie presepiali ottocentesche del caltagironese,
opera di p. Benedetto Papale (francescano rinnovato). E’ rappresentato un
piccolo scorcio di Sicilia con la natività ambientata in una comune grotta
d’arenaria, coperta dalla tipica vegetazione sicula come ficodindia, mandarini,
timo e palma nana. I personaggi sono delle miniature di circa 6 cm. In
terracotta, opera del figurinaio caltagironese Gaetano Galesi, compreso san Domenico
(con in mano i segni tipici iconografici del libro e del giglio) che si trova davanti
alla grotta della natività, con il volto tutto teso ad immergersi in quella
contemplazione del mistero dell’Incarnazione che diverrà la missione della sua
opera apostolica. In piedi, quasi l’atto di chi sta, appunto, ricevendo un ordine,
una missione da eseguire.
Oltre che per la bellezza paesaggistica, l’opera si ammira
per i particolari simbolici che le conferiscono un particolare significato, in
riferimento al Giubileo Domenicano. Al centro della sommità della grotta, lo
stemma dell’Ordine dei Frati Predicatori, a sua volta, con lo sfondo della
stella cometa, con attorno otto stelle (le punte della stella di san Domenico,
il girono in cui la Chiesa universale lo celebra) A fianco della stessa grotta,
una fonte di acqua e dei tipici bummuli (contenitori
d’acqua in argilla) per essere trasportata e quindi utilizzata per i vari
bisogni.
Gesù Cristo, incarnazione della misericordia divina, nato
dalla Vergine Maria per proclamare l’anno di grazia è il cuore della
predicazione di Domenico e dei suoi figli. La stella (la luce divina) e la
missione domenicana (stemma) diventano fonte (di acqua) attraverso la
misericordia della predicazione.
D’altronde come sappiamo, il presepe ci ricorda che di
fronte alla realtà della nascita di Gesù: tutto trova senso e significato vero.
La nostra stessa vita possa diventare “presepe” quindi “immagine” di un mistero
antico e sempre nuovo: in Gesù la giustizia si fa misericordia e proclamazione
della gioiosa notizia ai poveri (cfr Is 61,1 ss).
A cura
di: fr. Giovanni Calcara, o.p.
Info:
fratecalcara@virgilio.it
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