Presentato a Napoli il nuovo concorso di
Avviso Pubblico rivolto a tutte le scuole d’Italia
"Il silenzio è dolo. Siamo l'Italia
che sceglie il coraggio". Il claim del recente brano di Marco
Ligabue, divenuto subito un must per i giovani e ispirato alla
denuncia di un ragazzo siciliano di 21 anni, Ismaele La Vardera, sarà il
filo conduttore attorno al quale ruoteranno i percorsi di legalità lanciati da
Avviso Pubblico, che chiama ad essere protagonisti di un grande concorso
nazionale gli studenti e le studentesse delle Scuole italiane. L'iniziativa, giunta alla seconda edizione, è stata presentata
questa mattina a Napoli, in apertura della sesta Festa
nazionale dell'associazione, dal suo Vicepresidente, Pietro
Gurrieri, alla presenza, tra gli altri, dell'Assessore ai Giovani del
Comune partenopeo Alessandra Clemente, della Vicepresidente di Libera Daniela
Marcone, del campione olimpico Patrizio Oliva e di don Gennaro
Matino, sacerdote e scrittore.
Attraverso la scelta di una traccia tematica tra le venti proposte
nel bando, a ciascuna delle quali è stato associato un "testimonial"
(tra questi, gli italiani Giancarlo Siani, Aldo Capitini, Pio La Torre, Libero
Grassi e Giorgio Ambrosoli), agli studenti delle Scuole partecipanti sarà
offerta l'opportunità di "creare opere pittoriche, poetiche,
cinematografiche e fotografiche centrate - ha sottolineato Gurrieri - sul
coraggio necessario a bandire quel silenzio ingannatore, indifferente,
omertoso, spesso interessato e complice, sempre e comunque doloso, che, entro e
oltre i confini del nostro paese, ha permesso alle mafie di stabilire e
mantenere il proprio dominio, e ad un mercato concentrato sul profitto e spesso
indifferente ai principi etici, di alimentare inaccettabili distorsioni su
scala planetaria, di condannare miliardi di persone alla miseria, alla guerra e
alla fame e di determinare danni incalcolabili alla casa comune".
Nel contesto dell'iniziativa, sarà inoltre chiesto alle
istituzioni scolastiche partecipanti, di intitolare uno spazio della Scuola o,
d'intesa con il Comune o altre pubbliche amministrazioni, una sede
istituzionale, una strada cittadina o una struttura pubblica, ad una vittima
innocente delle mafie o del terrorismo, perchè la memoria "possa
sopravvivere al succedersi delle generazioni".
Dal 23 maggio, data della strage di Capaci, le opere trasmesse
dalle Scuole, analogamente a quelle prodotte in occasione della prima edizione
denominata "Chiamami
ancora amore. Un altro mondo è possibile", premiate nel corso
dell'iniziativa di stamane, saranno inserite in una pagina Facebook e quindi
votate dalle studentesse e dagli studenti di tutta Italia, in modo che le opere
più significative possano essere proposte ai presidenti di Regione e ai Sindaci
come loghi di campagne sulla legalità.
Per maggiori informazioni: www.avvisopubblico.it
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