Firenze e
Corleone, 2 dicembre 2015 - La naturale vocazione turistica italiana sarà al
centro del BTO2015 a Firenze, il
prossimo 2 e 3 dicembre. L’evento più importante a livello europeo per lo
studio e la costruzione di flussi turistici vedrà tra gli ospiti una realtà
siciliana proveniente da Corleone.
Un vero e proprio caso di studio sui luoghi non comuni del turismo che si
appresta a lanciarsi in tutto il mondo. L’idea di Gianni Lacorazza e Annalisa Romeo è nata
dalla loro recente esperienza a Corleone, dove un gruppo di giovani ha
intrapreso un processo di “sfruttare” il nome di Corleone come brand per
generare un circuito virtuoso e legale di sviluppo del territorio. Da qui nasce l’idea di “adozione”
da parte del BTO della città di Corleone, dove
operatori mondiali del settore porteranno la città a raccontarsi secondo
una nuova visione a cui ambiscono i protagonisti locali.
L’idea è solo
la naturale prosecuzione di un progetto finanziato dal MIUR nell’ambito del
Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 Smart Cities
and Communities and Social Innovation, chiamato Intus Corleone. Un vecchio e
noto adagio racconta di come per ritrovarsi, occorre spesso perdersi. Corleone è uno dei luoghi in cui
difficilmente si perde la speranza, la sua storia è costellata di ambizioni e
coraggio, testardaggine e orgoglio. E’ proprio con l’orgoglio di chi mostra
l’appartenenza ad una città che è nota nel mondo per aver dato i natali ad
alcuni tra i peggiori terroristi della storia italiana che Corleone ha saputo
distinguersi, ha creato con il CIDMA - Laboratorio della Legalità, un presidio
ed una memoria storica della lotta dell’antimafia e da quasi un anno, mette
davanti una nuova ambizione: fare di Corleone una meta turistica di interesse
internazionale.
“Il progetto INTUS” - spiega Marilena Bagarella, tra i responsabili della formazione del progetto - “porta il turista giunto in Sicilia dentro il territorio, alla scoperta di una città nota in tutto il mondo e che intende appropriarsi di un “brand” naturale. Corleone è un nome di richiamo e conosciuto (nel bene e nel male) da tantissima gente, la cui forza evocativa vorremmo diventasse funzionale al lavoro di riscatto e promozione che stiamo portando avanti su tutto il territorio corleonese. Ecco noi vogliamo” - aggiunge la coordinatrice del progetto - “che da oggi in poi il nome di Corleone sia visto positivamente da coloro che si occupano di turismo.
“Per rendere concreta questa idea di riscatto” - spiega Liborio Grizzaffi, direttore tecnico e coordinatore della business unit dell’associazione Il Germoglio - “abbiamo pensato alla creazione di quella che globalmente viene definita DMC o Destination Management Company. Una DMC non è un’agenzia viaggi, ma è un’organizzazione specializzata nella valorizzazione e nella promozione di territori e aree vacanze attraverso strategie di marketing e comunicazione mirate.
I partner
collegati sono molti: dai Tour Operator e agenzie viaggi, fino ad Enti
pubblici, Comuni, Enti privati, Consorzi di promozione e tutte quelle
organizzazioni che si occupano del territorio in quanto destinazione turistica.
Il nome Intus Corleone, scelto per la nostra DMC, è
stato frutto di una riflessione avvenuta su più livelli. Volevamo darci un nome
significativo, un nome che ci distinguesse e che rimanesse impresso nella
memoria delle persone. Semplicemente un nome che distinguesse il nostro lavoro,
che deve essere su due livelli: uno di ideazione e creazione, l’altro
l’operativo, ovvero fornire la realizzazione concreta delle idee che possiamo
portare avanti.
Nessun commento:
Posta un commento