IL COMUNICATO STAMPA DELLA CGIL
La notizia
che la Commissione Giustizia della Camera, concludendo i suoi lavori ha votato
oggi il testo della proposta di legge di
iniziativa popolare n.1138 e che la Camera dei Deputati aprirà la discussione
in Aula il giorno 9 Novembre rappresenta per la CGIL motivo di soddisfazione.
Quando due
anni fa con la raccolta delle firme necessarie per la sua validazione
consegnammo alla Presidente della Camera, on. Laura Boldrini, il testo sul
quale avevamo lavorato, speravamo che la politica e le Istituzioni cogliessero
la necessità di un intervento legislativo capace di organizzare gli strumenti
necessari a sostenere il processo difficile di riemersione alla legalità dei
beni e delle aziende sequestrate e confiscate.
Quella
iniziativa la assumemmo convinti di
interpretare il sentimento delle comunità locali impegnate in una battaglia
quotidiana e faticosa per affrancarsi dal peso talvolta davvero pesante
esercitato dalla presenza mafiosa nei loro territori e nella vita sociale ed
economica.
Il riutilizzo
dei beni sequestrati e confiscati alle mafie è un caposaldo della legge
Rognoni-La Torre e lo strumento più significativo per aggregare società civile
e istituzioni nella lotta alle mafie.
In questo
tempo ci siamo sempre posti con spirito di servizio, disponibili ad ascoltare e
ad assumere tutti i contributi che potevano migliorare e rendere più efficace
la proposta iniziale.
Ringraziamo al
riguardo la Commissione Antimafia per il lavoro di elaborazione che,
abbinandosi alla 1138, l'ha resa più
organica. Ringraziamo i gruppi parlamentari che l'hanno votata in Commissione
Giustizia e la Presidente della Commissione stessa per il paziente lavoro
continuo e rigoroso di sintesi.
Adesso la
L.1138 è più efficace grazie a tutto questo lavoro e può rappresentare, avendo
riformato e rafforzato i compiti della Agenzia e avendo posto vincoli più
stringenti nella designazione degli Amministratori Giudiziari, uno strumento
più efficace nel contrasto alla criminalità organizzata.
La
definizione poi già nella legge dello strumento come il Fondo di Garanzia,
allocato presso il Ministero dello Sviluppo Economico e innervato già nella
proposta contenuta nella Legge di Stabilità, può rappresentare il sostegno con
il quale lavorare al meglio per evitare che tante realtà produttive e tanti
lavoratori, una volta entrati nella fase di sequestro, falliscano, ridando così
la speranza di una continuità lavorativa.
Adesso ci
aspettiamo che il parlamento faccia in fretta a votare la l.1138 e a dare così
risposta alla aspettative e all'impegno che in tanti hanno esercitato e stanno
esercitando nella lotta alle mafie, ai lavoratori, ai volontari e a tutti
coloro che firmando la proposta di legge di iniziativa popolare e aiutando la
raccolta hanno consentito questo importante processo riformatore.
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