Gli anziani del Centro sociale "G. Di Matteo" sfrattati dal sindaco Lea Savona dai loro locali |
Un sindaco avrebbe il dovere di rasserenare la comunità
che amministra, piuttosto che esasperare i toni e creare sterili contrapposizioni.
Purtroppo, il sindaco di Corleone Lea Savona non lo sa fare. Ed anche la giusta
preoccupazione per la colla trovata nella serratura del portoncino del centro
sociale “G. Di Matteo” viene strumentalizzata dal primo cittadino per accusare
di “ostruzionismo politico” e di “mafiosità” chi si è opposto alla sua scelta
di “sfrattare” gli anziani.
L'articolo del GdS con le dichiarazioni del sindaco Savona |
Il PD condanna con fermezza chi (per qualsiasi motivo) ha
pensato di mettere la colla nella serratura della porta. Ma nello stesso tempo
trova sospetto l’uso strumentale della vicenda per attaccare oppositori sociali
e politici. Perché tanto accanimento nel cacciare via gli anziani dal centro
sociale di via Sgarlata? Qualcuno pensa di assegnare quei locali ad altre
associazioni, come pure si sente dire in giro? Il P.D. non lo permetterà!
Ad ogni buon conto, se entro una settimana l’amministrazione
comunale non reperirà dei locali idonei da assegnare temporaneamente agli
anziani sfrattati dal centro sociale “G. Di Matteo”, il gruppo consiliare del
P.D. ha deciso che utilizzerà i propri gettoni di presenza per affittare per il
tempo necessario dei locali per metterli a loro disposizione.
Il gruppo consiliare P.D. di Corleone
Il gruppo consiliare P.D. di Corleone
Corleone, 16 settembre 2015
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