L'intervento di mons. Michele Pennisi |
Palermo 1 settembre 2015 – “I forestali nell’immaginario collettivo sono un peso, sono considerati dei privilegiati. Per noi – ha detto il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo - sono coloro che tengono in vita il patrimonio boschivo, che oggi senza la loro opera sarebbe un deserto. Le categorie degli agricoli, dei braccianti e dei forestali, così come gli edili, oggi sono qui assieme a noi per affermare l’utilità e la dignità del loro lavoro per la salvaguardia dell’ambiente, in un momento di crisi drammatica e di perdita, specie nell’edilizia, di migliaia di posti di lavoro”. GUARDA la galleria fotografica
In occasione della decima giornata per la custodia del creato, Cgil, Cisl e Uil
di Palermo, e l’Arcidiocesi di Monreale, per la prima volta insieme in
un’iniziativa nata per celebrare il rispetto della natura, per parlare di
ambiente e lavoro, pace e diritti, hanno scelto Ficuzza, il centro del
palermitano attorniato dai suoi 4 mila ettari di bosco e dove si trova, proprio
accanto alla Casina di caccia del re Ferdinando di Borbone, una sede del
corpo forestale della Regione forestale. Moltissimi gli operai della
forestale presenti al dibattito, così come tantissimi edili, impegnati nelle
opere in corso sul territorio palermitano.
Una giornata ispirata all’enciclica di Papa Francesco “Laudato si” e allo
stretto legame, cui si riferisce il messaggio del pontefice, tra
l’uomo e la custodia del creato. Al centro dell’enciclica, il riferimento a una
“ecologia integrale”, al miglioramento della qualità della vita dell’uomo
fondato su un nuovo paradigma di giustizia comprendente questioni
ambientali e sociali e nuove prospettive nel campo della tutela del paesaggio,
attraverso nuove forme di economia sostenibile.
L’iniziativa è stata aperta da un momento di preghiera. “La Chiesa non
vuole stare rinchiusa tra le mura dei suoi edifici ma vuole uscire, andare in
mezzo ai boschi, e incontrare i lavoratori – ha detto l’arcivescovo di Monreale
Michele Pennisi – Il problema ambientale è strettamente connesso al problema
del lavoro e della salute dei lavoratori”. La segreteria della Cisl di
Palermo, Daniela De Luca, ha ricordato le molteplici responsabilità della
politica sulla crisi del territorio. “I crolli sulle autostrade, che hanno
spezzato in due la Sicilia, hanno distrutto la nostra economia. Il dissesto
idrogeologico del nostro territorio è dovuto al cattivo impiego delle
risorse – ha detto Daniela De Luca – E’ mancata una vera programmazione e la
forza lavoro non è stata utilizzata in modo produttivo per realizzare opere
utili ma in forma di assistenza”. Il percorso comune tra Cgil, Cisl e Uil e
l’Arcidiocesi di Monreale andrà avanti. “E’ stato un momento utile di
confronto sul rispetto del lavoro e dell’ambiente, questo aperto oggi con
i sindacati – ha detto padre Angelo Inzerillo, responsabile a Monreale
dell’ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro -
Avremo nuovi momenti di dialogo e nuove iniziative. Con la Cisl un
approfondimento dell’enciclica in diversi paesi del territorio e con la
Cgil un cammino della memoria per affrontare insieme i temi della
lotta alla mafia e legalità”. All’incontro sono intervenuti anche
il sindaco di Corleone Lea Savona, il commissario Realmonte del Corpo
Forestale, l’ingegnere Dorotea Di Trapani, dirigente del dipartimento Sviluppo
rurale e il capo gabinetto dell’assessorato Agricoltura Antonio Parrinello.
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