Il procuratore della Repubblica di Palermo Lo Voi |
PALERMO. «Le
indagini escludono che sia in corso una sorta di camorrizzazione di Cosa
Nostra. La mafia resta una organizzazione unitaria». Lo ha detto il procuratore
di Palermo, Francesco Lo Voi, intervenendo alla conferenza stampa che ha
illustrato i particolari dell'inchiesta che ha portato all'arresto di undici
fiancheggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro.
«Queste
considerazioni - ha aggiunto - non escludono che ogni mandamento e ogni
provincia possano anche curare i propri interessi, ma le decisioni sono
prese collettivamente».
«Gli 11
arrestati nell'ambito dell'inchiesta sui favoreggiatori del boss Matteo Messina
Denaro non sono semplici tramiti con il capomafia, ma ricoprivano ruoli di
vertice nelle cosche trapanesi»: lo ha detto il procuratore di Palermo
Francesco Lo Voi, commentando l'inchiesta che ha portato all'arresto di 11
fiancheggiatori del padrino latitante.
«Non bisogna
farsi trarre in inganno dal fatto che fossero semplici allevatori - ha spiegato
il procuratore aggiunto Teresa Principato - si tratta di fedelissimi di Messina
Denaro, alcuni dei quali già arrestati in precedenza, con un peso all'interno
dell'organizzazione». Il procuratore ha anche sottolineato le particolari
tecniche investigative utilizzate nell'indagine. «L'inchiesta - ha detto - si è
avvalsa di metodologie molto sofisticate». Alla conferenza stampa hanno
partecipato, tra gli altri, il capo del Ros Giuseppe Governale e il capo dello
Sco Renato Cortese.
GdS.it, 03 Agosto
2015
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