La copertina del libro di Leo Pasqua |
Una felice circostanza accompagna l'uscita del nuovo lavoro di Padre Leoluca Pasqua: mentre il libro era in stampa, papa Francesco, con la bolla Misericordiae Vultus, ha indetto un Giubileo straordinario proprio sulla misericordia. Mentre la chiesa universale, dunque, si appresta a "contemplare il mistero della misericordia, [...] fonte di gioia di serenità e pace, [...] condizione della nostra salvezza, [...] atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro", il nostro parroco con il volume "Dal rancore al perdono" (Ed. RnS) ci illustra il cammino che ogni uomo deve percorrere per testimoniare il dono della misericordia nel rapporto con i fratelli. La riflessione dell'autore parte dall'assunto che l'uomo, pur essendo incline ad implorare la misericordia di Dio, non è altrettanto propenso ad esercitare il perdono nei confronti del prossimo. Rancore, astio, odio, invidia, conflittualità, mormorazione, indifferenza inquinano il nostro animo pregiudicando la relazione con il nostro prossimo, alimentando ossessioni che spesso compromettono la stessa stabilità psichica facendoci precipitare in un circolo vizioso che impedisce la possibilità, reale e tangibile, del perdono.
Padre Leo Pasqua illustra i
rischi spirituali e psicologici di questi atteggiamenti che minano
profondamente le relazioni personali, familiari e comunitarie. Infatti, da
queste logiche, non è immune neanche chi, pur seguendo un cammino di fede o militando
in un'aggregazione ecclesiale, rifugge dal mettere in pratica gli insegnamenti
evangelici. Si può, altresì, anche in assenza di rancore personale, favorire la
conflittualità altrui con l'uso della maldicenza, del chiacchiericcio, che ci
trasforma in amplificatori di lite piuttosto che in strumenti di pace.
Interessanti sono gli spunti
che descrivono come dall'ambito personale, spesso, i sentimenti di rancore
migrino al livello sociale e comunitario, creando emarginazione, isolamento,
indifferenza nei confronti di soggetti che, subendo l'esclusione, maturano sensi
di colpa o di inadeguatezza dalle imprevedibili conseguenze.
Di tutte queste debolezze un
pastore si accorge. E' facile, dunque, ritrovarsi nelle acute descrizioni di
questi sentimenti malati. Altrettanto semplice è individuare la via di uscita.
L'importanza data da Padre Leo al sacramento della Riconciliazione nella sua
attività pastorale, indica anche una buona prassi di superamento di queste
criticità. L'incontro con la misericordia del padre è preludio alla
riconciliazione con i fratelli, poiché l'atto del perdono in sé rende felice la
persona che lo attua e la persona che lo riceve. Arrivare a perdonare e a perdonarsi
è equivalente a un bagno purificatore che può portare anche alla guarigione di
malattie fisiche che sovente sono innescate proprio dal rancore.
Invito pertanto a far tesoro
delle indicazioni di questo volume leggendolo non come un'opera di generico
approfondimento, bensì come una lettera personale scritta proprio per noi con
il fine di individuare i nostri errori e per risollevarci da ogni ansia
relazionale.
Nino Di Sclafani
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