“Il 30 giugno, data di scadenza dell’ordinanza che proroga gli
Ato, è vicino, a questo punto, lo chiediamo da tempo, è necessaria l’adozione
urgente di provvedimenti più autorevoli che possano garantire un ordine nel
sistema rifiuti che passa attraverso il rispetto delle norme e l’introduzione
di sanzioni adeguate per gli inadempienti, in assenza di tutto ciò, ci
troveremo di fronte ad una crisi senza precedenti”.
Cosi i tre
segretari di Fp
Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Claudio Di Marco, Dionisio Giordano, Pietro
Caleca, annunciano l’avvio delle procedure di raffreddamento dei circa 11 mila
lavoratori del settore Igiene ambientale della Sicilia, propedeutiche allo
sciopero regionale che sarà presto indetto.
“La
drammatica crisi in cui
sta sprofondando il sistema dei rifiuti impone un cambio di passo per il
raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge di riforma e per
l’attuazione, anche nella nostra Isola, di un ciclo integrato dei rifiuti che
trasformi la loro gestione in possibilità di sviluppo per il territorio
regionale e fonte di occupazione, con una tassazione per i cittadini adeguata
ad un servizio efficiente” aggiungono Di Marco, Giordano e Caleca.
“Negli
ultimi mesi, il governo
regionale, a fronte delle continue inadempienze da parte dei sindaci, in
particolare sull’avvio delle Società di regolamentazione dei rifiuti (Srr),
sembra aver rinunciato a svolgere il proprio ruolo di soggetto promotore e
controllore della gestione integrata dei rifiuti”.
“Siamo di
fronte – continuano – a
continue violazioni delle norme, delle direttive e degli accordi, da parte
degli amministratori locali, e nessun serio provvedimento è mai stato adottato
nei confronti di coloro che non vogliono uscire da questa situazione di stallo,
una crisi che consegna ai cittadini siciliani continue emergenze ambientali con
rifiuti accatastati ai margini delle strade, discariche in via di saturazione e
continue vertenze con lavoratori che non percepiscono gli stipendi e che
continuamente rischiano il proprio posto di lavoro”.
Cgil Cisl e
Uil ribadiscono “Ciò
che torniamo a sollecitare è l’emanazione di una direttiva che ponga fine
all’approvazione dei piani di intervento in assenza di piano d’ambito e che
determini le condizioni affinché si potesse giungere ad una rapida approvazione
delle dotazioni organiche delle Srr per consentire il passaggio di personale
dagli Ato in liquidazione, e dei piani d’ambito per pianificare l’impiantistica
sul territorio. Di fatto la direttiva assessoriale emanata lo scorso 14 maggio,
a nostro parere non affronta questi punti con forza e non prevede alcuna
sanzione per le Srr, che non si metteranno a regime entro i termini
prescritti”.
I sindacati
concludono “sollecitiamo ancora una volta una convocazione alla Regione, e
intanto avviamo le procedure per lo sciopero”.
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