La firma del contratto d'affitto |
Solo dopo quest'altro passaggio i
lavoratori potranno essere assunti
SAN GUSEPPE JATO, 1 giugno – E’
stato firmato stamattina al municipio di San Giuseppe Jato il contratto
d’affitto del ramo d’azienda, la fallita Alto Belice Ambiente, da parte della
società di scopo della Srr “Palermo Provincia Ovest”, “Belice Impianti srl”. La firma è avvenuta alla presenza
del segretario comunale del Comune jatino e del curatore fallimentare della
società d’ambito dell’Ato Palermo 2, Cristina Bonomonte, del commissario
straordinario della Regione, Giuseppe Taverna, del presidente della società di
scopo, Francesco Morga e del presidente della Srr, Filippo Di Matteo.
Un importante tassello verso il
ritorno al lavoro dei 258 dipendenti dell’ex Ato, ma che da solo non basta.
Perché i lavoratori tornino in servizio, infatti, occorre che ciascun Comune
sigli il contratto di servizio con la “Belice Impianti srl”. Per questo
ulteriore passo burocratico l’appuntamento è fissato per giovedì mattina al
dipartimento regionale ai Rifiuti, dove i Comune interessati sono stati
convocati per la sottoscrizione, appunto, del contratto di servizio. Atto che
verrà ratificato, verosimilmente, alla presenza delle organizzazioni sindacali.
Perché ciascun Comune possa
sottoscrivere il contratto di servizio, però, è necessario che fornisca le
necessarie garanzie relative ai tempi di pagamento del personale, che –
diversamente – correrebbe il rischio di essere pagato con i gravi ritardi che
hanno caratterizzato la gestione dell’Ato Palermo 2.
Sulla questione circola un cauto ottimismo, dopo che, durante l’appena trascorso fine settimana, alcune amministrazioni comunali hanno uniformato gli atti prodotti alle richieste della Srr, fornendo le necessarie garanzie, con la produzione di ulteriori atti. Fra i Comuni sui quali permangono le principali perplessità, quelli di Corleone e Contessa Entellina, che – si spera – potrebbero allinearsi in questi giorni. In caso di ulteriori e non auspicabili diversità, la parola potrebbe tornare ai sindacati.
Sulla questione circola un cauto ottimismo, dopo che, durante l’appena trascorso fine settimana, alcune amministrazioni comunali hanno uniformato gli atti prodotti alle richieste della Srr, fornendo le necessarie garanzie, con la produzione di ulteriori atti. Fra i Comuni sui quali permangono le principali perplessità, quelli di Corleone e Contessa Entellina, che – si spera – potrebbero allinearsi in questi giorni. In caso di ulteriori e non auspicabili diversità, la parola potrebbe tornare ai sindacati.
Frattanto il presidente della
“Belice Impianti srl”, Francesco Morga lavora per l’organizzazione logistica
della nuova società. Probabile l’apertura di una nuova sede, così come si
lavora per un censimento efficace sullo stato dei mezzi e sulle spese che –
eventualmente – occorreranno per la loro rimessa in moto.
La sottoscrizione dei contratti di
lavoro con i singoli dipendenti sarà quindi l’ultimo step che approderà al
ritorno al lavoro del personale, in stand-by ormai dalla fine dello scorso mese
di gennaio.
MonrealeNews, 01 Giugno 2015
PENSIERINO DELLA SERA...L'amministrazione comunale di Corleone "pecora
nera". E pensare che noi l'avevano detto in consiglio che un contratto non
si può cambiare unilateralmente. È un principio elementare di diritto civile,
non c'è bisogno di essere giuristi. Ma gli amministratori comunali di Corleone,
purtroppo, sono "asini". Un po' ci vergogniamo di essere
rappresentati a questi livelli di crassa ignoranza... (dp)
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