I telefoni cellulari sequestrati |
Chi più
spende meno spende! Il vecchio adagio come spesso accade, si conferma quale
saggio consiglio ancora oggi. Tempi di ristrettezze, di ricerca del “risparmio
ad ogni costo”, dove si pretende il nuovo al prezzo dell’usato, e dove non di
rado si inciampa nel falso alla ricerca del vero. In orario di chiusura dei
negozi, quando tutti hanno fretta di tornare a casa e bisogna ancora comprare
qualcosa per cena, ecco pronto il miraggio di un affare. L’occasione che tutti
cercano, di cui si sente sempre parlare gli altri, ma che a noi non
capita mai: uno degli ultimi modelli di telefono cellulare, completo di scatola
e relativo imballo in cellophane, batteria, cavetteria varia, in perfette
condizioni e pronto per essere acquistato a poco più della metà del prezzo di
mercato. Una ghiotta occasione da pagare in contanti, senza esitare.
Di tutti i
passanti, ce n’è uno però che si incuriosisce. Ma non del telefono, bensì
dell’accento “costiero” del forestiero venditore, anomalo per l’entroterra
palermitano. Posata la spesa e chiamati i colleghi della Stazione, il militare
libero dal servizio procede così ad identificare l’uomo, originario di Carini.
Si controlla quindi la merce in vendita, appurando, dopo alcuni accertamenti,
che si tratta di telefoni cellulari contraffatti. Quattro fedeli riproduzioni
di Samsung Galaxy S5, complete di scatole e batterie con loghi identici agli
originali, e software Android clonato. Ma nei cellulari non sono presenti
alcune applicazioni esclusive della casa coreana. Inoltre il codice IMEI che si
trova nel sistema operativo di ogni telefono non corrisponde a quello riportato
nel vano porta batteria.
C.v. classe
1981, con precedenti di polizia viene denunciato in stato di libertà con
l’accusa di vendita di prodotti industriali con segni contraffatti, ai sensi
dell’Art. 517 del Codice Penale. I telefoni sono stati posti sotto sequestro
dai Carabinieri della Stazione di Prizzi, impedendo così la diffusione di
apparati tecnologici che per l’origine dubbia, sono potenzialmente pericolosi
anche per la salute delle persone.
L’invito
alla popolazione continua ad essere quello di diffidare delle occasioni da
strada, e di affidarsi piuttosto a rivenditori autorizzati, in negozi
fisici, fatti cioè di mura, prodotti, loghi. E venditori. Veri.
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