Forestali,
la Flai lancia l’allarme dopo il nuovo incendio al bosco mendola.
“Regione colpevole. In ritardo di un mese l’avvio del servizio
antincendio. e niente viali parafuoco: fermi anche i lavoratori delle 78
giornate”
Palermo 29 giugno
2015 - Ieri è andato in fumo il bosco Mendola di Misilmeri. L’incendio è
divampato in venti di ettari di terreno demaniale, carbonizzando
tantissimi alberi ad alto fusto. La responsabilità di questo
incendio – dice la Flai Cgil - è dei fortissimi ritardi da parte
dell’amministrazione regionale e della politica nella programmazione dell’opera
di prevenzione. Il servizio – che doveva essere attivato per legge tra il 15
maggio e il 15 giugno – non è ancora partito. Ci sono 1.200 lavoratori
fermi. E non sono stati ancora avviati i 78ttisti, coloro che rientrano nelle
garanzie delle 78 giornate lavorative, che devono realizzare i viali
parafuoco.
Con le previsioni meteo che annunciano l’arrivo dello scirocco, la Flai lancia
l’allarme per la sicurezza del patrimonio boschivo nella provincia di
Palermo, notoriamente ad alto rischio incendi, e punta il dito sulla Regione
“fuorilegge”. “Ancora oggi non si sa quando il servizio antincendio
sarà attivato. Ci sono dei ritardi burocratici enormi. Stanno ancora
espletando le gare per le visite mediche, per il servizio buste paga, per
verificare i dispositivi sulla sicurezza - dichiara il segretario della
Flai Cgil di Palermo Tonino Russo - Per la prima volta nella storia
della forestale siciliana, il settore dell’antincendio rischia di
iniziare l’attività a fine luglio, se tutto va bene. Quando invece
esiste una legge regionale, come la 6 del 96, ma anche leggi dello Stato,
che obbligano a effettuare la campagna prevenzione antincendi dal 15 giugno al
15 ottobre. La Regione siciliana è dunque fuori legge. Il termine ultimo del 15
giugno per l’inizio attività è già passato da tempo”.
Quest’anno la Regione ha ridotto la spesa e ha tagliato il 20 per cento
degli addetti all’antincendio. A Palermo, del servizio di prevenzione si
occuperanno 1.200 forestali: gli altri 350 sono passati ai
servizi di manutenzioni. Uno sfoltimento della pattuglia contestato da
Flai, Fai e Uila. Le segreterie regionali dei sindacati per manifestare
contro il taglio del personale mercoledì 1° luglio alle 10 terranno un
sit-in davanti alla presidenza della Regione. “Nel
ribadire la nostra ferma condanna nei confronti dei piromani e di chi compie
atti criminosi ai danni del patrimonio ambientale – aggiunge Russo -
non possiamo che affermare che politica e burocrazia alla
Regione hanno le loro responsabilità nei ritardi con i quali si
stanno realizzando i viali parafuoco e nell’incertezza sulla data della
riapertura della campagna di prevenzione antincendio. I forestali sono additati
come uno spreco ma quando servono, non li si mette nelle condizioni di
lavorare”.
L’esclusione dei 350 lavoratori è decisamente contestata dalla Flai Cgil di
Palermo. “Il provvedimento progettato nella finanziaria regionale fa sì
che rimarranno fuori dal servizio coloro che sono ultimi nella graduatoria,
ovvero i più giovani. E questo non lo possiamo accettare – osserva
Tonio Russo - La campagna antincendio sta partendo con più di un mese ritardo.
Il risparmio sulle indennità, circa 2 milioni di euro, si è già
ottenuto con un mese di lavoro in meno per tutti i forestali. A questo
punto, il 20 per cento di coloro tagliati dal servizio antincendio, potrebbe
rientrare”.
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