Il Convegno di studi è organizzato dall'Istituto per la Storia del Risorgimento - Comitato di
Palermo e dall’Associazione culturale “Nuova Busambra”. La manifestazione si svolgerà Venerdì 22 maggio 2015 alle
ore 17.30 a Palermo, presso il Palazzo Cefala’, in via Alloro, 99. Il programma prevede i Saluti di Claudio
Paterna del Comitato di Palermo -
Istituto per la storia del Risorgimento e di Antonio Macaluso per l’ Associazione culturale “Nuova
Busambra”. Interverranno: Michelangelo Ingrassia e Marcello Saija
dell’Università di Palermo, Tommaso Romano, poeta e scrittore. Sarà presente
l’autore.
LEGGI LA SCHEDA
Santa Maria dell’Ogliastro, oggi Bolognetta, è una delle
“città nuove” sorte in Sicilia per volontà
dell’aristocrazia, decisa a dare impulso alla produzione cerealicola, in
seguito al forte incremento della popolazione. Grazie alla concessione di
particolari benefici, molti abitanti delle città si spostarono verso i feudi a
coltura estensiva posti all’interno dell’Isola.
Il comune che sorse fu definito
“terra dell’accoglienza” perché,
trovandosi al crocevia di molte strade che da Palermo portavano ad Agrigento,
Corleone e Catania, forniva nei fondaci servizi
di ristoro e di riposo alle truppe, ai commercianti, ai passeggeri ed agli
animali che li trasportavano. Fu definito anche “paese delle donne” perché
molte di loro accudivano da nutrici ai bambini abbandonati alla “ruota dei projetti” ed erano titolari di
esercizi commerciali.
Da piccolo villaggio, il centro abitato diventò un paese
alla fine del Settecento, quando la maggior parte dei terreni a grano, a
vigneto ed oliveto venne concessa dal marchese di Ogliastro ai mezzadri, che si
impegnarono nelle migliorie e nelle bonifiche. Una coltura particolare era
quella del sommacco, le cui foglie essiccate, venivano esportate anche all’estero
come colorante per cuoio e tessuti. Nella prima parte dell’Ottocento i
“bolognettesi” parteciparono alle lotte contro la dinastia borbonica e
contribuirono alla riuscita della spedizione dei Mille di Garibaldi, contribuendo
all’unificazione nazionale.
Probabilmente In
seguito alla rivolta detta del “Sette e mezzo” (1866), in cui si registrò la morte di otto carabinieri e di
un rivoltoso, il paese cambiò il suo nome da Santa Maria di Ogliastro in
Bolognetta, in ricordo della famiglia nobile dei Bologna, antichi possessori
del feudo. All’inizio del Novecento il 20% degli abitanti intraprese la strada
dell’emigrazione, raggiungendo la città di New York e gli stati vicini, dove si
formò la Società di Mutua Benevolenza dei Bolognettesi, ancora oggi attivo sodalizio
di riferimento per la catena migratoria che unisce il paese siciliano agli
Stati Uniti.
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