domenica, maggio 31, 2015
Il 31 maggio Corleone ospita il 1° Trofeo Podistico della Legalità
Il gruppo sportivo "Corleone Marathon" |
venerdì, maggio 29, 2015
La video lettera degli studenti di Palermo: «I beni dei boss? Dateli alle scuole»
di LIRIO ABBATE
Gli studenti di un liceo di Brancaccio a Palermo si rimboccano le maniche per sostenere e migliorare il proprio istituto scolastico e il quartiere in cui vivono e per questo motivo chiedono di avere assegnato un magazzino confiscato alla mafia per trasformarlo in palestra. Una palestra per la scuola che ne è sprovvista, mentre il magazzino che apparteneva a un mafioso rischia di essere abbandonato e non utilizzato per scopi sociali. Gli alunni del liceo “Danilo Dolci“ in questa iniziativa ci hanno voluto mettere la faccia e per questo hanno avuto un'idea singolare ed efficace per illustrare la propria richiesta: hanno realizzato una videolettera indirizzata all'Agenzia per i Beni sequestrati confiscati, alla Provincia di Palermo e al sindaco della città Leoluca Orlando, per sollecitarli affinché cerchino e trovino una soluzione e li aiutino a dotare la loro scuola e il loro quartiere di un servizio, anche per la collettività.
Gli studenti di un liceo di Brancaccio a Palermo si rimboccano le maniche per sostenere e migliorare il proprio istituto scolastico e il quartiere in cui vivono e per questo motivo chiedono di avere assegnato un magazzino confiscato alla mafia per trasformarlo in palestra. Una palestra per la scuola che ne è sprovvista, mentre il magazzino che apparteneva a un mafioso rischia di essere abbandonato e non utilizzato per scopi sociali. Gli alunni del liceo “Danilo Dolci“ in questa iniziativa ci hanno voluto mettere la faccia e per questo hanno avuto un'idea singolare ed efficace per illustrare la propria richiesta: hanno realizzato una videolettera indirizzata all'Agenzia per i Beni sequestrati confiscati, alla Provincia di Palermo e al sindaco della città Leoluca Orlando, per sollecitarli affinché cerchino e trovino una soluzione e li aiutino a dotare la loro scuola e il loro quartiere di un servizio, anche per la collettività.
La Cgil raccoglie l’appello degli studenti del liceo “Danilo Dolci” di Brancaccio per realizzare una palestra in un immobile confiscato
Mario Ridulfo |
“Promuoveremo un incontro tra l’agenzia e la società che gestisce il bene”,
dice Mario Ridulfo
Palermo 29 maggio 2015 – La Cgil di Palermo raccoglie l’appello lanciato
dagli studenti del liceo linguistico “Danilo Dolci” di via Fichidindia, a
Brancaccio, che con una video lettera indirizzata all’Agenzia dei beni
confiscati, alla Provincia e al sindaco di Palermo Leoluca Orlando hanno
chiesto di avere consegnato un magazzino per trasformarlo in palestra. Il bene
che chiedono di aver affidato è un immobile in disuso che rientra tra nel
patrimonio confiscato all’ex gruppo Jenna e fa parte dei beni gestiti dalla
stessa società del San Paolo Palace Hotel. “Riteniamo di assoluto buon senso la
richiesta della scuola, anch’essa ubicata in un bene confiscato, di
poter usare una struttura completamente inutilizzata da anni – dichiara
Mario Ridulfo, componente della segreteria Cgil di Palermo -
giovedì, maggio 28, 2015
Palermo, Ospedale Ingrassia: attivato il nuovo moderno pronto soccorso
Un momento dell'inaugurazione |
Consegnati i lavori per il complesso operatorio di ginecologia ed il nuovo
reparto di chirurgia
Maggiore comfort per chi ha bisogno di cure e una migliore gestione delle
emergenze e delle urgenze grazie a nuovi spazi a disposizione sia per gli
utenti che per gli operatori. Sono le caratteristiche della nuova area
accoglienza del Pronto soccorso dell’Ospedale Ingrassia di Palermo, attivata
questa mattina alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Regione,
Rosario Crocetta, dell’Arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, e del
direttore generale dell’Asp, Antonio Candela. I lavori di ristrutturazione sono
stati finalizzati a realizzare uno spazio confortevole ed accogliente.
La pasta che affama e non sfama...
di GERY PALAZZOTTO
Tornano i pacchi di pasta in cambio di voti. O forse non sono mai finiti. Forse il rito dello scambio tribale tra cibo e consacrazione sociale, tra ciò che nutre il corpo e ciò che nutre l'ego, non si è mai interrotto. Nell'era della convivenza più evanescente, in cui ci si professa amici senza essersi mai conosciuti, resiste lo zoccolo duro del do ut des più fisico e dirompente: l'acquisto di un favore per mezzo di un bene primario. Il candidato alle comunali del 2012 Giuseppe Bevilacqua (Pid-Cantiere popolare), secondo la Procura distrettuale antimafia, spartiva pacchi di pasta per raccogliere voti e in quest'operazione faceva convergere due linee di scaltrezza storta: il regalo dal simbolismo profondo (la pasta è il fondamento della piramide dell'opulenza ancor prima di quella alimentare) e l'estrema convenienza, dato che la merce era sottratta al Banco opere di Carità, cioè ai poveri veri, quelli che non hanno il doppio lavoro di alcuni Pip e che non evadono il fisco intestando panfili a poveri centenari rincoglioniti.
A PALERMO MANIFESTANO IN PIAZZA I 1.200 DIPENDENTI DELLA EX PROVINCIA
Un momento della protesta |
Una delegazione di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fp e Csa, insieme al
coordinamento delle Rsu della ex Provincia regionale di Palermo è stata
ricevuta poco fa dal Prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo. Al prefetto
le sigle sindacali hanno consegnato il documento e il volantino sulle
gravissime conseguenze che subiranno le comunità locali a seguito della
soppressione degli Enti. Il prefetto Cannizzo ha assicurato che attiverà le
procedure opportune, trasmettendo alla presidenza del Consiglio dei Ministri i
documenti sindacali. Da stamattina 1200 dipendenti della Provincia di
Palermo, insieme a Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fp e ai coordinatori
delle Rsu della Provincia stanno manifestando davanti alla sede della
Prefettura di Palermo.
“No all’eutanasia della Provincia”. “No al dissesto per legge”, dicono i
1200 dipendenti della Provincia di Palermo
Marineo, presentazione del libro di Santo Lombino
Per il ciclo “Hyde Park” si svolge venerdì 29 maggio 2015
alle ore 20.30 a Marineo, presso le scuderie del Castello Beccadelli Bologna l’incontro
“Chi fur li maggiori tui” in occasione della discussione del libro di Santo
Lombino “Il grano, l’ulivo e l’ogliastro.
Santa Maria dell’Ogliastro- Bolognetta 1570-1960”, editore ISSPE di Palermo.
Interverranno Antonino Di Sclafani, Nino Scarpulla, Nino Triolo, Franco Virga. Commenti
musicali a cura del maestro Massimiliano Lo Pinto. Sarà presente l’autore. L’iniziativa
è organizzata dalla cooperativa “La Rocca bianca” e dal blog “Il Guglielmo”,
con il patrocinio del Comune di Marineo e della Soprintendenza ai Beni
Culturali di Palermo. Ingresso libero e gratuito.
Servizi sociali. Teresi (PD): stop a gestione clientelare dei ‘banchi alimentari’
“E’ inaccettabile il continuo uso clientelare del bisogno: è arrivato il
momento di sottrarre le risorse dei banchi alimentari alla gestione
clientelare, che fino a questo momento ha amministrato i mezzi a disposizione a
soli fini politici, affidandole invece alla gestione pubblica dei Comuni e dei
relativi servizi sociali”, dice il presidente della V circoscrizione del comune
di Palermo, Fabio Teresi. “Il sistema di gestione dei banchi alimentari va modificato – spiega Teresi
- passando da un sistema consolidato di sussidiarietà ‘malata’, orientata nello
specifico verso il clientelismo, ad una concezione trasparente che
grazie ad una gestione pubblica risponda alle effettive necessità della gente”.
mercoledì, maggio 27, 2015
Corleone, aspro dibattito in consiglio sull'affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti: 10 voti a favore, 6 astenuti
l'INTERVENTO DI SALVATORE SCHILLACI (PD) |
Il PD: "Una delibera con tanti punti critici, ci asteniamo e non abbandoniamo l'aula per rispetto dei lavoratori"
Dopo un dibattito durato più di quattro ore, ieri sera anche
il consiglio comunale di Corleone ha deliberato l’affidamento alla società “Belice
Impianti” della gestione del servizio di
raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e l’approvazione del piano
finanziario e dello schema di contratto. Ma quanta sofferenza! In una sala
consiliare gremita dagli operai dell’ex Ato di Corleone e dei comuni del circondario,
si è svolto un serrato dibattito tra maggioranza ed opposizione, concluso con
un voto finale che ha visto il “si” dei 10 consiglieri di maggioranza presenti
in aula e l’astensione dei sei consiglieri di opposizione del Pd e di “Mi ci
vedo”. GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO
Anche Corleone dice sì, adesso sul fitto del ramo d'azienda dell'ex Ato manca solo la firma
Un momento della seduta consiliare |
Potrebbe
essere venerdì la data probabile della ratifica
MONREALE, 27
maggio – L’ultimo atto necessario alla firma del fitto del ramo d’azienda è
arrivato: il Consiglio comunale di Corleone ha deliberato l’impegno di spesa
per l’ingresso nella società di scopo “Belice Impianti srl”. Adesso il
passaggio potrà finalmente arrivare.
Venerdì
dovrebbe essere (mai abbandonare il condizionale, quando si parla di questa
vicenda) il giorno del “nero su bianco”. Su questa data non c’è ancora
l’ufficialità, ma tutto lascia presagire che dopo il “sì” di Corleone, che è
arrivato con 11 voti favorevoli su 15, la vicenda possa arrivare finalmente al
suo lieto fine.
"Lavoro in cambio di voti": arrestati Dina, Clemente, Mineo
Da sx: Roberto Clemente, Franco Mineo e Nino Dina |
Riccardo Lo Verso
L'accusa piomba addosso a due onorevoli in carica, ad
un ex deputato dell'Ars e ad un altro indagato che sfiorò l'elezione al Comune
di Palermo. Roberto Clemente, Franco Mineo, Nino Dina e Giuseppe Bevilacqua sono
ai domiciliari
PALERMO -
Palazzo dei Normanni trema. Un'inchiesta giudiziaria mina, ancora una volta, la
credibilità della politica e del Parlamento siciliano. In alcuni casi si parla di
posti di lavoro, in altri di manciate di euro: sempre e comunque in cambio di
preferenze elettorali. La pesante accusa di voto di corruzione elettorale
piomba addosso a due deputati regionali in carica: Nino Dina, eletto nell'Udc e
oggi presidente della commissione Bilancio dell'Ars, e Roberto Clemente del
Cantiere popolare-Pid, ma anche sull'ex onorevole Franco Mineo, già deputato di
Grande Sud, e su Giuseppe Bevilacqua che sfiorò, sempre per il Pid Cantiere
popolare, la vittoria al Comune di Palermo. Sono finiti tutti agli arresti
domiciliari al termine di un'indagine dei finanzieri del Nucleo speciale di
polizia valutaria. Ai domiciliari pure un finanziere accusato di corruzione per
alcuni favori resi a Bevilacqua.
INTUSCorleone: tra innovazione e strategie di marketing territoriale per riscattare #lOnorediCorleone
Tre sono le giornate che daranno voce al team di INTUS
(esperienza nata dal finanziato nel 2012
da parte del MIUR- Progetti di Social Innovation) per la presentazione della
nascente DMC (Destination Management
Company) INTUS Corleone specializzata
nella valorizzazione e nella promozione del territorio corleonese attraverso strategie di marketing e comunicazione
mirate. Si inizia il 29 Maggio
alle ore 17,00 presso i locali del CIDMA
(Centro Internazionale di Documentazione
sulle Mafie e Movimento Antimafia – Via G. Valenti, Corleone) per un
momento di scambio su iniziative di animazione culturale per la promozione
turistica territoriale. Porteranno la loro esperienza Pippo Cipriani co fondatore del CIDMA e protagonista della “Primavera corleonese” degli anni ’90; Gianni Di Matteo presidente di ADI Sicilia e collaboratore del Farm Cultural Park di Favara; Stefania Vannini, Responsabile del Dipartimento
dell’Educazione del MAXXI di Roma e Stefania
Zanna per l’Associazione Mare
Memoria Viva di Palermo.
martedì, maggio 26, 2015
Palermo, Carabinieri: Operazione “Verbero”. Azzerato il mandamento mafioso di “Pagliarelli“
Giuseppe Perrone, capo della "famiglia" di Pagliarelli, uno degli arrestati |
Acqua pubblica. Deputati PD: bene ok commissione a ddl, ma Crocetta e Contrafatto si mettano d’accordo
“Una votazione in chiaroscuro: da un lato la soddisfazione per avere approvato in commissione Territorio e Ambiente il ddl sulla ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia, dall’altro la perplessità per l’atteggiamento 'schizofrenico' del governo, che tramite il proprio assessore Contrafatto ha espresso parere contrario al testo”. Lo dice Giovanni Panepinto, parlamentare regionale del PD e promotore del disegno di legge sull’acqua pubblica, insieme con i componenti della commissione Territorio e Ambiente dell’Ars Marika Cirone di Marco, Mariella Maggio, Fabrizio Ferrandelli, Concetta Raia ed Anthony Barbagallo, a proposito del voto con il quale oggi la commissione ha approvato ad unanimità – un solo astenuto – e con il parere negativo del governo, il ddl sulla riorganizzazione del servizio idrico che adesso dovrà essere esaminato in Aula.
Sicilia archeologica: un nuovo libro di Sebastiano Tusa
La ricerca archeologica in Sicilia si arricchisce di un nuovo significativo
contributo analitico e documentario con la pubblicazione, per le Edizioni di
Storia e Studi Sociali, del saggio di Sebastiano Tusa Sicilia
archeologica (pp. 320, 150 foto in b/n) che focalizza, da una serie di
prospettive, i caratteri dell’isola dal Paleolitico all’Età del bronzo, nei
contesti del Mediterraneo.
Il noto studioso, da anni soprintendente del Mare della Regione Sicilia, fa
precedere l’immersione negli argomenti specifici da tre scritti, in qualche
modo introduttivi: un saggio autobiografico che evidenzia le radici di una
scelta professionale maturata non senza problematiche esistenziali; un testo
sulla storia dell’evoluzione epistemologica del pensiero scientifico inerente
l’identità italica, tanto dibattuta soprattutto nel periodo tra le due guerre,
da un inquadramento storico-filosofico-archeologico sul Mediterraneo; un saggio
su Paolo Orsi, doveroso tributo trattando di preistoria e protostoria
siciliane.
Sicilia. Crocetta:"Dopo voto europeo, rilanciare solidarietà verso poveri e reddito di cittadinanza"
Palermo, 26 mag. "Dai risultati elettorali, prima in Grecia e adesso Spagna, emerge con chiarezza l'insufficienza della linea politica europea rispetto al contrasto alla povertà e alla disoccupazione". Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. L'Europa della ripresa non può essere solo quella che punta alla crescita del Pil in una logica esclusivamente rigorista, ma soprattutto quella che guarda allo sviluppo, alla crescita delle imprese e di nuovi posti di lavoro. Se l'Europa non vuole sgretolarsi, deve affrontare misure urgenti in termini di reddito cittadinanza per i disoccupati e i giovani.
lunedì, maggio 25, 2015
Solidarietà a Massaro dal direttivo Fp Cgil Ospedale Civico
Nella foto: colazione di solidarietà dei giornalisti (Ph. La Repubblica) |
Palermo
25 maggio 2014 - Domani alle 15 un direttivo aziendale simbolico della Fp Cgil
dell’ospedale Arnas Civico di Palermo si terrà nei locali della
pasticceria Massaro di via Basile per esprimere solidarietà al titolare,
l’imprenditore e giornalista Francesco Massaro, e ai suoi dipendenti. “Saremo
lì domani, a uno dei tavoli della sala attigua alla pasticceria, non per
una semplice consumazione ma per manifestare che la Fp Cgil è sensibile
ai temi della legalità e della lotta alla mafia nei posti di lavoro e che il
suo impegno non si limita alla discussione dei problemi di ordinaria e
pubblica amministrazione del Civico – dichiarano il segretario della Fp Cgil
Palermo Filippo Romeo e Tino Corrao, segretario aziendale della Fp Cgil
Arnas Palermo dell’ospedale Civico -
domenica, maggio 24, 2015
Palermo. Viaggio nei rioni dell'Antistato dove il giudice Falcone diventa un boss
Il quartiere Borgonuovo di Palermo |
Da Brancaccio al Borgo Vecchio, ecco la Palermo che non partecipa alla
commemorazione: "E' morto perchè non si è fatto gli affari suoi"
Visto dalla loro parte è tutto un altro 23 maggio. E' un sabato
qualunque, lontano dai palloncini, dagli striscioni e dalle marce. E' il 23
maggio della città che non commemora, dei bambini rimasti a casa perché i
genitori gli vietano di andare al corteo e dei quartieri dove alle domande che
spingono al ricordo si risponde con parole che spiazzano. "Lo so che
giorno è oggi, è il giorno di Falcone. Perché non sono andato alla
commemorazione? Papà non vuole", spiega il bimbo con le lentiggini che
gioca in vicolo Pipitone. Il centro del fortino dei Galatolo, i parenti di
Vincenzo, boss pentito e ripudiato.
Pellicane: "Non sono d'accordo con l'inchiesta di Repubblica..."
Il quartiere "Brancaccio" |
io non lo trovo veritiero quest'articolo, posso dire che a Brancaccio non tutti la pensano come i soggetti intervistati, ma anche allo Sperone piuttosto che a Roccella. L'articolo non mi piace. È uno di quegli articoli per cui i turisti, ad esempio, si convincono che i palermitani sono tutti mafiosi. A Brancaccio, come in tutte le zone di Palermo, esiste brava gente da sempre, esiste gente che lavora onestamente ed esiste gente che ha capito che il teatrino dell'antimafia che si mette in piedi in giornate come quelle del 23 maggio, serve ad una serie di personaggi che usano l'antimafia per arricchirsi e farsi i fatti propri.
Corleone, piazza d'Italia, ha ricordato Giovanni Falcone
Lidia Tilotta da piazza Falcone e Borsellino (Corleone) |
Dal 1992 in poi, Il 23 maggio per noi è una data-simbolo: ci ricorda la
terribile strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie
Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e
Vito Schifani. Ancora una volta, ieri Corlene ha ricordato, è stata
"piazza d'Italia" insieme a Palermo, Milano, Bologna, Rosarno...
grazie alla Rai. A Corleone c'era Lidia
Tilotta e proprio con le sue parole pubblicate sul suo profilo facebook
vogliamo ricordare la giornata... (dp)
giornalista Rai
Quello che mi porto dentro dalle mie due giornate corleonesi è la bellezza
di bambini che mi hanno comunicato una forza straordinaria, come la
piccolissima Marta che aveva chiaro il senso del voler parlare e denunciare, o
il piccolo Edoardo figlio...
sabato, maggio 23, 2015
Corleone, le magnolie della legalità per Falcone, Borsellino, Morvillo e le scorte
I bambini delle elementari in piazza Nascè |
GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO
venerdì, maggio 22, 2015
Corleone, 2 giugno 1992 - I bambini della scuola elementare: "Giovanni non dovevi morire!"
Un momento della manifestazione in piazza Falcone e Bor- sellino, che allora si chiamava ancora V. Emanuele III |
A dieci giorni dalla strage mafiosa di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco di Cillo e Vito Schifani, gli 800 alunni della scuola elementare di Corleone manifestarono sfilando per le vie del paese con un grande striscione dove c'era scritto: "Vogliamo vivere con fierezza nella nostra Corleone!". E poi tanti alunni-sandwich, con cartelloni che riportavano i nomi delle vittime della terribile strage. Allora, a pochi giorni dalla tragedia, con Totò Riina, Bernardo Provenzano e Leoluca Bagarella liberi e latitanti, fu un evento straordinario. Ci volle tutta l'indignazione e tutto il coraggio di cui le persone (anche i corleonesi onesti) sono capaci nei momenti straordinari. Quella manifestazione segnò l'inizio della rinascita civile di Corleone. Non a caso, "La Repubblica", raccontando l'evento, titolò: "Giovanni non dovevi morire!", firmato i bambini di Corleone. E il Times di Londra: "A Corleone la rivolta parte dai bambini".
giovedì, maggio 21, 2015
A Corleone "leggére tra le magnolie" per ricordare Giovanni e Paolo
La bella locandina dell'iniziativa |
SIAMO i rappresentanti dei genitori del Consiglio di Circolo della Direzione Didattica "C. Finocchiaro Aprile" di Corleone che hanno creato un progetto chiamato "Leggère tra le Magnolie", strutturato in una serie di incontri di lettura con gli alunni della Dir. Didattica. Il percorso ha avuto inizio i primi giorni di aprile. Il 23 aprile, "giornata mondiale del libro e dei diritti di autore" abbiamo organizzato un momento gioioso con i bambini attuando la prima edizione del flash book mob. Dopo tale data i nostri incontri di lettura hanno preso un taglio diverso, abbiamo incentrato le nostre letture sul tema della legalità, e nel ricordo di "Giovanni e Paolo". In occasione della ricorrenza del 23 maggio, intitoleremo, nel giorno antecedente 22 maggio, gli alberi già esistenti in piazza Nascé a Corleone alla memoria dei giudici Falcone, Borsellino e Morvillo e degli agenti della scorta.
Dino Paternostro: "Cosa possono fare i giovani nella lotta contro la mafia? Tutto, a condizione che restino giovani..."
Dino Paternostro, direttore di Città Nuove |
Intervista a
Dino Paternostro, direttore del giornale online “Città Nuove” e
segretario della Camera del lavoro “Placido Rizzotto” di Corleone, realizzata da Francesco Saverio Mongelli (Bari)
Come è cambiata, a suo giudizio, la
mafia a Corleone nelle sue abitudini, nelle gerarchie, nel modo di fare affari,
dagli anni ’50-’60 ad oggi?
Dagli anni
’50-’60 ad oggi nella mafia corleonese vi sono stati cambiamenti, ma anche una
certa continuità. Già negli anni ’60, con Luciano Liggio e poi con Totò Riina e
Bernardo Provenzano (preceduti da “don” Vito Ciancimino), da Corleone era
“sbarcata” a Palermo, dove – negli anni ’80 – avrebbe conquistato i massimi vertici
della Cosa Nostra siciliana. Nonostante lo sbarco in città, però, i mafiosi
“corleonesi” hanno sempre continuato ad avere radici forti nella cittadina
d’origine e legami profondi con la terra, quasi a non volersi staccare dalle
origini “contadine”. Nel tempo anche a Corleone hanno cominciato a praticare il
traffico degli stupefacenti e le estorsioni, sfatando il falso mito di una
mafia “buona” che in paese impediva la circolazione di sostanze stupefacenti e
non praticava il racket.
Protestano i dipendenti dell'ex Provincia di Palermo. "Rischiamo di diventare precari e senza stipendio", dicono
Il sit-in dei dipendenti dell'ex Provincia |
Palermo 21 maggio 2015 – I rappresentanti dei 1.090 dipendenti della Provincia di Palermo hanno partecipato oggi al sit-in sotto la sede dell’assessorato regionale Enti locali, organizzato dalle Rsu unitarie delle nove ex Province (che insieme rappresentano 6 mila dipendenti) e dalle segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Csa e Diccap. Il presidio è proseguito poi a palazzo Belvedere, alle spalle di Palazzo Comitini, per una riunione di tutte le Rsu della province. Una manifestazione di protesta per denunciare il percorso della riforma che come effetti sta causando la cessazione dei servizi e la mancata certezza di risorse per il personale.
Nino Di Matteo: Il mio atto d’accusa ai collusi
Nino Di Matteo |
“Il vero volto della mafia l’ho intravisto per la prima volta una mattina di vent’anni fa. Ero un giovanissimo magistrato della procura di Caltanissetta…”. Comincia così il racconto del pubblico ministero Nino Di Matteo, raccolto dal giornalista Salvo Palazzolo (Collusi, Rizzoli). Un testo lucido e toccante come sanno essere i racconti quando hanno il sapore della verità: il magistrato ricorda l’incontro decisivo col collaboratore di giustizia Cancemi: “Dottore, lo sa cosa mi ripeteva Riina? ‘Senza i rapporti con il potere, Cosa nostra sarebbe solo una banda di sciacalli’. Se non lo capite, non potrete mai contrastarla” (p.20). Parole decisive. Ho scoperto in quella occasione – dice Di Matteo – “il vero volto della mafia”: la sua potenza sta nel legame con la politica.
De Mauro: “La Buona Scuola? Da bocciare. E non chiamatela riforma…”
Tullio De Mauro |
intervista a Tullio De Mauro di Giacomo Russo Spena
La sua voce è pacata. Il giudizio è fermo: “Il provvedimento va ritirato”. Tullio De Mauro ragiona senza ideologismi, argomenta e analizza i dati. Illustre italianista, storico docente universitario di Linguistica alla Sapienza di Roma e, per un brevissimo periodo, ministro dell’Istruzione ha le idee chiare sulla buona scuola: “Non è una riforma, nel ddl manca un quadro complessivo di riassetto del sistema scolastico”. Una bocciatura, netta, per il governo Renzi.
La sua voce è pacata. Il giudizio è fermo: “Il provvedimento va ritirato”. Tullio De Mauro ragiona senza ideologismi, argomenta e analizza i dati. Illustre italianista, storico docente universitario di Linguistica alla Sapienza di Roma e, per un brevissimo periodo, ministro dell’Istruzione ha le idee chiare sulla buona scuola: “Non è una riforma, nel ddl manca un quadro complessivo di riassetto del sistema scolastico”. Una bocciatura, netta, per il governo Renzi.
#iostoconSandra
Sandra Amurri |
Una persona fa il suo dovere di
cittadina e giornalista: ascolta per caso in luogo pubblico una conversazione
tra il politico di lungo corso Calogero Mannino e un suo amico o sodale. Come
giornalista scrive su "Il Fatto" il resoconto della conversazione (che
potrebbe configurare "notizia di reato" per i processi sulla
trattativa Stato-mafia), come cittadina chiamata a testimoniare in aula dice la
verità, tutta la verità, niente altro che la verità. Se avesse detto il falso
sarebbe scattata l'incriminazione, la sua testimonianza è invece agli atti.
Mannino in pubbliche occasioni non trova di meglio che gratificarla di: "mitomane", "spia", "agente volontario in servizio della Stasi in Germania o del Kgb nell'Urss", e di trattare la sua testimonianza di "fantasia eccitata", "delirio", "menzogna organizzata".
Mannino in pubbliche occasioni non trova di meglio che gratificarla di: "mitomane", "spia", "agente volontario in servizio della Stasi in Germania o del Kgb nell'Urss", e di trattare la sua testimonianza di "fantasia eccitata", "delirio", "menzogna organizzata".
Il silenzio dei giornalisti fa bene al potere
Ripubblichiamo
integralmente l’articolo di Loris Mazzetti apparso sulle pagine de Il
Fatto Quotidiano
Le strategie dei potenti nei confronti della libera informazione, vero cane da guardia della democrazia e delle istituzioni (definizione della Corte europea dei Diritti dell’Uomo) sono, più o meno, quelle usate dalle mafie. La minaccia fisica è sostituita dalla querela (penale e civile), per indurre alla censura o peggio all’autocensura. Per un giornalista che scrive per un piccolo giornale di provincia, perdere una causa potrebbe significare la fine della professione e la crisi del giornale. In tv le trasmissioni che fanno inchiesta si portano dietro decine di querele con richieste milionarie di risarcimento: Report di Rai3.
Le strategie dei potenti nei confronti della libera informazione, vero cane da guardia della democrazia e delle istituzioni (definizione della Corte europea dei Diritti dell’Uomo) sono, più o meno, quelle usate dalle mafie. La minaccia fisica è sostituita dalla querela (penale e civile), per indurre alla censura o peggio all’autocensura. Per un giornalista che scrive per un piccolo giornale di provincia, perdere una causa potrebbe significare la fine della professione e la crisi del giornale. In tv le trasmissioni che fanno inchiesta si portano dietro decine di querele con richieste milionarie di risarcimento: Report di Rai3.
mercoledì, maggio 20, 2015
A Corleone la maggioranza del sindaco Savona vota contro l'acqua pubblica!
Per fortuna all'Assemblea Regionale Sicilia il sub-emendamento 2R (presentato dai deputati Pd Panepinto, Maggio, Cirone, Raia e Ferrandelli) all'art. 4 del disegno di legge che sarà discusso e (si spera) approvato alla fine di giugno dovrebbe consentire ai comuni la gestione diretta e pubblica del servizio idrico sia in forma singola sia in forma associata.
Ma procediamo con ordine. Nella notte tra lunedì e martedì il consiglio comunale di Corleone ha discusso la proposta dell'amministrazione Savona di affidare temporaneamente all'Amap la gestione del servizio idrico. Le opposizioni (Pd e Mi ci vedo) hanno obiettato che il comune di Corleone è in condizione di gestire direttamente il servizio perchè ha il personale competente (operai e tecnici) e l'esperienza necessaria. Ma da quest'orecchio Savona & C. non sentivano e insistevano per l'affidamento ad Amap.
Ma procediamo con ordine. Nella notte tra lunedì e martedì il consiglio comunale di Corleone ha discusso la proposta dell'amministrazione Savona di affidare temporaneamente all'Amap la gestione del servizio idrico. Le opposizioni (Pd e Mi ci vedo) hanno obiettato che il comune di Corleone è in condizione di gestire direttamente il servizio perchè ha il personale competente (operai e tecnici) e l'esperienza necessaria. Ma da quest'orecchio Savona & C. non sentivano e insistevano per l'affidamento ad Amap.
Sicilia, verso lo sciopero generale dei lavoratori del settore rifiuti
L’incapacità politica della Regione nell’affrontare il
grave problema della gestione dei rifiuti in Sicilia ha prodotto il fallimento
dell’intero sistema. Due Governatori, cinque Assessori Regionali, tre Capi
Dipartimento, a più di cinque anni dalla data di approvazione della legge di
riforma, non sono stati in grado di raggiungere gli obiettivi che il
legislatore regionale si era prefissato e cioè di spazzare via il vecchio
sistema dei carrozzoni degli ATO e sostituirlo con uno nuovo in grado di
realizzare il ciclo integrato dei rifiuti in ambiti territoriali ben definiti,
attraverso le Società di Regolamentazione dei Rifiuti. Ad oggi i vecchi ATO continuano a produrre debiti e spreco
di risorse, i Commissari liquidatori non
riescono più a recuperare neanche un euro dalle casse dei Comuni ad essi sono
stati affiancati Commissari di nomina regionale, che stentano a garantire la
continuità della gestione del servizio sul territorio.
lunedì, maggio 18, 2015
Ospedale Ingrassia: attivato il nuovo reparto di terapia intensiva neonatale
Un momento dell'inaugurazione dell'UTIN |
Locali confortevoli ed attrezzature all’avanguardia in un Reparto dotato
dei più moderni requisiti ambientali, strutturali e tecnologici. E’ l’Unità
Operativa Complessa di Terapia intensiva neonatale (UTIN) attivata questa
mattina all’Ospedale Ingrassia di Palermo. È stata realizzata al secondo piano
della struttura in un’area complessiva di 790 mq. I lavori, costati
complessivamente 682 mila euro (ai quali si aggiungono 900 mila euro di nuove
attrezzature) hanno riguardato la completa riqualificazione e ristrutturazione
del reparto con una nuova distribuzione funzionale degli ambienti.
“Piano rifiuti c’è, attende ok di Roma”, lettera a "Siciliainformazioni" dell’assessore Contrafatto
L'assessore Vania Contraffatto |
ho letto con interesse il Suo editoriale dal titolo “Affaire
rifiuti, dieci anni nel porto delle nebbie”, pubblicato su
Siciliainformazioni sabato 16 maggio. Un articolo che pone una seria
riflessione e che, in un settore così confuso e contraddittorio come quello dei
rifiuti, mi dà l’opportunità di esporre, spero in modo sintetico e chiaro,
quanto questo governo sta facendo.
La morte della lavoratrice di Almaviva. Sit-in in via Libertà. “E ora non dimenticateci”
Tania Valguarnera |
Palermo 18 maggio 2015 – “Ogni mattina migliaia di lavoratori passano da
questo incrocio di strade, diverse volta già teatro di incidenti. Non si
può rischiare la vita per andare a lavorare. Nessuno dovrebbe rischiare la vita
in questo modo”, dichiara Rosalba Vella, della segreteria Slc Cgil di
Palermo e Rsu del call center Almaviva, interprete della tristezza e
dello sgomento dei dipendenti del call center, colleghi di lavoro
di Tania Valguarnera, la ragazza travolta da un pirata della strada.
domenica, maggio 17, 2015
Così la mafia uccise Salvatore Carnevale 60 anni fa
Sessant’anni fa, il 16 maggio 1955, fu ucciso dalla mafia di Sciara Salvatore Carnevale, sindacalista della CGIL, socialista. Si stava recando al lavoro presso una cava, nella proprietà dei Notabartolo, gestita dalla Lambertini, impresa emiliana, che forniva materiale inerte per il raddoppio della ferrovia della tratta di Termini. Come i Piaggio dei Cantieri Navali di Palermo e altri gruppi capitalistici italiani, Lambertini aveva accettato i buoni uffici della mafia della zona guidata dal Panzeca di Caccamo, capo ascoltato, uomo di chiesa (era fratello del prete locale) e ammanigliato con la politica, prima del partito liberale poi democristiano.
Giuseppe Savagnone, quel che resta dell'uomo
Martedi 19 maggio ore 18.00
al C,.E.I. Centro Educativo Ignaziano (ex Istituto Gonzaga) via Piersanti
Mattarella 38, Palermo, Gisella D'Addelfio e Antonio La Spina presenteranno il
libro di Giuseppe Savagnone "Quel che resta dell'uomo. E' davvero
possibile un nuovo umanesino?". Modererà Laura Grimaldi. Sarà presente
l'autore.
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