Luca Nicolosi |
Dino Paternostro
GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO
LEGGI IL COMUNICATO STAMPA DELLA CGIL
Muore operaio della forestale a Corleone in un incidente col trattore. Il cordoglio della Cgil e della Flai: “Perdiamo il nostro capo lega”, dicono Dino Paternostro, Tonino Russo ed Enzo Campo
Palermo 15 aprile 2015 - Un operaio della Forestale, delegato della Flai Cgil di Palermo, Leoluca Nicolosi, 57 anni, di Corleone, padre di due figli, ha perso la vita questa mattina in un incidente col suo trattore mentre tornava dal lavoro nelle campagne alle porte del paese. Il trattore è andato fuori strada, precipitando in un burrone con un volo di circa 20 metri. Il corpo è stato recuperato e portato col 118 all’ospedale di Corleone, dove è stato constatato il decesso. La Cgil di Palermo e la Flai Cgil esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima e ai colleghi di lavoro. “Era un lavoratore esperto, bravo, appassionato, un punto di riferimento della Flai – dichiarano il segretario Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario della Camera del lavoro di Corleone Dino Paternostro -. Difendeva con grande determinazione la categoria, segnalava sempre i lavori di salvaguardia e manutenzione del territorio che bisognava fare e che spesso non venivano programmati, né messi in cantiere dalle istituzioni”. Una grande perdita soprattutto per la Flai Cgil di Palermo, di cui era il punto di riferimento a Corleone. “Perdiamo il nostro capo lega. Era combattivo, sempre attento e in prima linea nella battaglie sindacali – dichiara il segretario della Flai Cgil di Palermo Tonino Russo -. Nicolosi stava facendo dei lavori nella sua campagna. Non stava lavorando per il suo ente, l’Azienda foreste di Palermo, perché come tutti i 151unisti aspettava gli avviamenti che sarebbero dovuti arrivare già nel mese di marzo e che ancora tardano a partire”. Era tra quei lavoratori che, in attesa del ritorno al lavoro, si erano resi disponibili nei giorni dell’emergenza maltempo per dare una mano in modo volontario alle amministrazioni in difficoltà, costretti all’isolamento, come Corleone e Bisacquino, per liberare terreni, case e strade poderali dal fango e per ripristinare le aree colpite da smottamenti e frane.
Nessun commento:
Posta un commento