Le "camicette bianche" al lavoro... |
Donne sfruttate: dall'Italia, di cui divennero spesso la colonna portante di una fragile economia nazionale che si resse sui proventi del loro lavoro; e dal Paese di accoglienza, l'America, in cui trovarono la morte per pochi dollari a settimana. Il fuoco ha bruciato anche il ricordo delle loro esistenze invisibili, troppo presto rimosse. Le loro vite e la loro tragica morte richiamano ingiustizie sociali che esistono ancora oggi. Rintracciare i loro nomi e le loro storie, raccontate per la prima volta in Italia da Ester Rizzo nel suo libro “Camicette Bianche” è stato, prima di tutto, un atto di riconoscenza e di giustizia. E' infatti grazie al loro sacrificio che si sono conquistati diritti e norme nuove in campo di sicurezza del lavoro. L’incendio della Triangle è uno degli eventi che si ricorda l’otto Marzo, Giornata Internazionale della Donna.
RIVOLGIAMO
UN APPELLO
alle
istituzioni comunali interessate affinché non dimentichino le storie di
queste donne: Isabella e Maria Giuseppa Tortorelli di Armento; Michela
Nicolosi e Maria Anna Colletti di Bisacquino;
Serafina e Teresa Saracino di Bitonto;
Antonia Pasqualicchio e Anna Vita Pasqualicchio Ardito di Casamassima;
Provvidenza Bucalo Panno e Vincenza Pinello di Casteldaccia; Concetta
Prestifilippo e Rosa Grasso di Cerami;
Rosina Cirrito, Giuseppa Concetta Maria Rosa Del Castillo e Maria Santa Salemi
di Cerda; Clotilde
Terranova di Licata;
Vincenza Benanti di Marineo;
Caterina, Rosaria e Lucia Maltese di Marsala;
Elisabetta e Francesca Maiale di Mazara
del Vallo; Gaetana Midolo di Noto;
Marianna Santa L’Abbate di Polignano
a Mare; Rosa Bona Bassino e Caterina Bona Giannattasio di Sambuca di Sicilia;
Vincenza Bellotto di Sciacca;
Giuseppina Buscemi Carlisi e Grazia Maria Gullo Floresta di Sperlinga; Maria
Michela Clorinda Marciano Cordiano di Striano e di tutte le altre donne la cui sola
certezza è che fossero italiane. Ciò per restituire loro non una memoria
indistinta e generica, ma un ricordo tangibile, che abbia la qualità di essere
personale e nominale attraverso l'intitolazione di una piazza, una via, un
giardino o altro luogo di pubblico interesse che riconsegni a queste donne il
posto che meritano nella storia del nostro Paese.
Maria Pia Ercolini, Presidente di Toponomastica
Femminile
Ester Rizzo, autrice di Camicette
Bianche
Ottavio Navarra, Editore
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