giovedì, marzo 26, 2015

Palermo, inaugurata la bottega di Libera a piazza Castelnuovo


Sabato 29 alle 16.30 il ricordo di quasi 900 innocenti uccisi da Cosa Nostra

Palermo, 25 marzo 2015 - Una bottega rinnovata nei locali e nello stile, ma sempre fedele al suo impegno contro le mafie. Si è tenuta oggi, alle 17.30, la cerimonia di inaugurazione della nuova bottega dei saperi e dei sapori della legalità, bene confiscato in piazza Castelnuovo a Palermo e assegnato da sei anni all'associazione “Libera Palermo”. I nuovi locali, rinnovati senza alcun contributo pubblico, consentiranno di ampliare l’assortimento dei prodotti tra i quali spiccano quelli a marchio Libera Terra, realizzati dalle cooperative aderenti al consorzio Libera Terra Mediterraneo nei terreni confiscati alle mafie. “L'associazione antiracket Libero Futuro ha aderito a Libera da circa un mese - dice Giovanni Pagano, il Coordinatore provinciale di ‘Libera, Associazioni nomi e numeri contro le mafie’ - e una parte dei nuovi prodotti provengono da aziende entrate nel loro circuito del consumo critico e certificate dalla Federazione Antiracket Italiana. Si tratta delle aziende Valdibella, Villa Scaminaci, Stramondo ed Eocene”.

Significativa è anche la presenza negli scaffali del caffè a marchio Iti. La torrefazione, dopo essere stata confiscata, è adesso gestita dalla cooperativa Conca d'oro costituita da una parte dei dipendenti  sotto la guida della Lega delle cooperative. Spazio anche al tessile con le borse prodotte dalle cooperative sociali Al Reves e Officina 22, anch'esse aderenti al coordinamento palermitano di Libera. Dopo i lavori di ristrutturazione è emerso anche un piccolo vano che prima della confisca risultava nascosto e lì è stato creato l'angolo delle eccellenze siciliane con i vini Cru di alta qualità Libera Terra e i presidi siciliani di Slow food (Libera Terra è una delle comunità del cibo di slow food).

Sabato 28 alle ore 16.30, invece, di fronte la bottega la comunità palermitana di Libera si stringerà intorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie durante la lettura dei quasi 900 nomi di coloro che hanno perso la vita.

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