Dopo un
lungo incontro con i titolari della discoteca Goa, Addiopizzo, in
attesa che si faccia luce sulle circostanze per le quali sarebbero coinvolti
buttafuori irregolari e minorenni per assicurare vigilanza e protezione presso
lo stesso locale, ha deciso di sospendere dalle rete di consumo critico
antiracket le attività economiche “Velaria Sas” e “Luna Piena sas”,
attività economiche riferibili ai fratelli Marcello e Massimo Barbaro, titolari
del Goa. Di fronte a
fatti così tragici e al contesto nel quale si sarebbero generati non si può
infatti rimanere indifferenti. Così come ciò che è accaduto impone una
riflessione sul mondo della movida palermitana e su ciò che vi gravita intorno.
Dinanzi
a tali tragici fatti e al contesto nel quale si sarebbero generati non si può
infatti rimanere indifferenti. Così come ciò che è accaduto impone una
riflessione sul mondo della movida palermitana e su ciò che vi gravita intorno.
L’Associazione anche se non è un
organo di polizia e non ha perciò poteri di indagine che gli consentano di
rilasciare certificazioni di legalità, continuerà a vagliare con attenzione e
scrupolo le posizioni di quanti sono interessati a entrare a far parte della
rete di Addiopizzo e si riserverà, come del resto è accaduto sinora, di
assumere ogni provvedimento opportuno e necessario qualora emergessero casi di
incompatibilità.
Se non si segue un percorso del
genere, si intravedono poche altre soluzioni se non quella di rimanere inerti e
indifferenti come per tanto tempo è stata Palermo e sono tuttora molti
cittadini rispetto a fenomeni gravi.
La rete è di dominio pubblico anche per consentire ai cittadini di partecipare in maniera costruttiva e senza speculazioni alla sua crescita virtuosa.
La rete è di dominio pubblico anche per consentire ai cittadini di partecipare in maniera costruttiva e senza speculazioni alla sua crescita virtuosa.
Il circuito ha reso possibile
centinaia di denunce e la liberazione di altrettanti commercianti e
imprenditori; proprio per tali ragioni e per quanto emerge da diverse e recenti
inchieste antimafia dove risulta che i boss temono lo strumento del consumo
critico antiracket di Addiopizzo, il movimento proseguirà con ancora maggiore
determinazione la sua azione sul territorio.
Nessun commento:
Posta un commento