Giuseppe Guarcello |
Palermo 3 marzo 2015 – La Cgil ha incontrato oggi il questore di Palermo
Guido Longo per rappresentare la preoccupazione del sindacato per un nuovo caso
di intimidazione nei confronti di Giuseppe Guarcello, dirigente della Fillea
provinciale, che segue e monitora gli appalti del settore edile del
comprensorio di Termini-Madonie-Cefalù, denunciando lavoro nero, insicurezza
dei cantieri, sfruttamento dei lavoratori, ritardi nello stato di avanzamento
delle opere.
Guarcello è stato minacciato attraverso una lettera
anonima sequestrata dalla polizia postale di Cefalù. E’ la quarta lettera
intimidatoria: due anni fa, sempre la polizia postale aveva intercettato una
busta con due bossoli. “Mentre a Palermo emerge una realtà allarmante, con
esponenti al vertice del mondo imprenditoriale e del commercio che incassano
tangenti, noi denunciamo in questura il malaffare e portiamo avanti
azioni di contrasto al lavoro nero – dichiarano il segretario della Cgil di
Palermo Enzo Campo e il componente della segreteria Cgil Palermo Mario Ridulfo
– Al questore abbiamo segnalato cosa avviene nei cantieri edili e chiesto attenzione
nei confronti del nostro dirigente. Questo nuovo atto intimidatorio
colpisce un sindacalista da anni impegnato in un territorio difficile e in quei
cantieri dove lo sfruttamento del lavoro operaio, il lavoro nero e le
condizioni di insicurezza rappresentano la normalità. La
presenza del sindacato e la sua azione di denuncia continua a dare fastidio.”.
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