domenica, marzo 08, 2015

Calcio. Il Corleone conquista un punto a Villafranca Sicula

REAL UNIONE - CORLEONE 1 - 1
REAL UNIONE: Allegro, Di Salvo (25’ Scilabra), Parisi, Sortino, Stagno, Di Leo, Abruzzo (22’ II T Di Salvo), Gurreri (6’ II T Musso), Virgadamo, Turturici, Ndulè.
CORLEONE: Russo, Orlando, Ferrante, D’Ignoti, Lupo A., Labruzzo (35’ II T Jaiteh), Cannella, Lupo G., Ardore (28’ II T Di Palermo), Passiglia, Li Manni.
ARBITRO: Aguanno (Marsala)
RETI: 35’ Cannella; 3’ II T autogol Ferrante.
VILLAFRANCA SICULA – Un pari che sta molto stretto al Corleone quello di oggi pomeriggio sul difficile campo del Real Unione. Nonostante la pioggia e il campo allentato e pieno di pozzanghere, l’undici giallo-rosso imprime un ritmo ed un’intensità alla partita che non lascia respirare la squadra di casa. E al 35’ il gol che porta in vantaggio il Corleone. Sulla fascia destra Cannella s’impossessa della palla e la smista a Li Manni, che gli ritorna la palla nell’area del Real Unione. Forte tiro di destro e palla che s’insacca rasoterra alla destra  dell’incolpevole Allegro. GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO


Il Corleone, sull’onda dell’entusiasmo tiene bene il campo ed esercita una certa supremazia territoriale. Ma finisce il primo tempo e le due squadre tornano negli spogliatoi. Nel secondo tempo, già al 3’ i padroni di casa pareggiano. Fa tutto il Corleone. Un tiro senza pretese di Ndulè viene sbucciato dalla coscia di Alessio Lupo, sbatte sul piede di Ferrante e s’insacca a fil di palo alla sinistra di Russo. Sull’onda dell’entusiasmo per il ritrovato (e insperato) pareggio i padroni di casa pressano il Corleone, ma non pungono. Al 35' esordisce per il Corleone il centrocampista senegalese Omar Jaiteh, che ha un buon impatto con la partita. Gli attaccanti giallo-rossi si rendono pericolosi al 37’ del secondo tempo, un forte tiro di Li Manni, destinato in rete, che viene respinto sulla linea da un difensore avversario. Ancora pochi minuti e l’arbitro fischia la fine. Un buon punto conquistato su un campo particolarmente ostico. Peccato, perché con un pizzico di fortuna in più potevano essere tre. (d.p.)  

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