Zaher Darwish |
Caro Sindaco, con impegno costante e imperterrito svolgo da anni, come uomo e come palestinese, un lavoro di sensibilizzazione e informazione sulle sofferenze, le umiliazioni, le miserie e i drammi che quotidianamente il mio popolo è costretto a subire e, speranzoso in una concreta solidarietà, ho provato tante volte a rendere partecipe sia la cittadinanza che le amministrazioni comunali succedutesi nel tempo. Ho avuto l’onere e l’onore di presiedere, sin dal 2009, il Coordinamento di Solidarietà con la Palestina di Palermo, ruolo che ho cercato sempre di onorare nonostante le numerose difficoltà che ho riscontrato. Ho accettato, fiducioso di prestare un’opera proficua per il mio popolo e per la nostra città, l’incarico di consulente a titolo gratuito per i rapporti con la Palestina e per il gemellaggio con Khan Younis.
Purtroppo
numerosi sono stati i tentativi, ancora in corso, di sminuire, ridicolizzare e
impedire il mio lavoro a favore del popolo palestinese. Ho provato anche a
rafforzare i rapporti di amicizia e fratellanza che legano la nostra città a
quella di Khan Younis nella Striscia di Gaza coinvolgendo tutti gli organismi
amministrativi della città. Le difficoltà oggettive riscontrate nel fare questo
mi hanno profondamente amareggiato, ma non possono certo impormi la rinuncia
agli obiettivi che mi sono prefissato e in cui credo fortemente, sempre
supportato dalla sentita partecipazione degli aderenti al Coordinamento.
Durante
i miei tentativi di coinvolgere le varie realtà del territorio nel dramma
palestinese, il mio coinvolgimento emotivo potrà talvolta, e involontariamente,
essersi dimostrato eccessivo, ma mai alcuno potrà accusarmi di essere stato
sleale. La mia caparbietà è stata, ed è, solo frutto di una accorata passione
civile, di amore per la verità e la giustizia, di denuncia per tutte le forme
di abuso. Sono temi che ho sempre affrontato, per cui mi impegno giornalmente e
per i quali spesso sono stato anche al Suo fianco durante le varie e lodevoli
iniziative comunali che avevo applaudito, nonostante gli atti di costante
emarginazione nei miei riguardi, incluso il gesto offensivo e irrispettoso di
rimuovere la bandiera palestinese durante i bombardamenti ancora in corso.
E
i fatti di questi ultimi giorni mi hanno ancora di più profondamente turbato e
addolorato. La criminale aggressione militare alla Striscia di Gaza durante la
quale sono cadute oltre 2200 vite umane, tra cui 540 bambini, causando la quasi
totale distruzione delle risorse vitali nell'intera regione, nonché la
quotidiana violazione dei diritti fondamentali del popolo palestinese,
presupponevano una azione di solidarietà politica ed umana che doveva essere
immediatamente concretizzata. Al contrario, a pochi mesi da questo ennesimo massacro,
Lei non solo dedica ospitalità, insieme al Presidente della Consulta delle
Culture, all’ambasciatore israeliano, ma si spinge a promettere ad Israele una
programmazione e un incremento delle relazioni economiche e culturali, dando
sostanziale legittimazione allo Stato autore di crimini così barbari ed efferati.
Questo gesto, inaspettato e per me inaccettabile, mette fortemente in
discussione i miei rapporti con codesta Amministrazione Comunale e mi vede
costretto, con rammarico, a rinunciare all’incarico, da Lei conferitomi, quale
“Collaboratore esterno a titolo gratuito per i rapporti con lo Stato palestinese
e la Città di Khan Younis”.
Palermo, 25/02/2015 Zaher Darwish
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