Mercoledì il Ministro Lupi risponderà
all'interrogazione sullo stato di abbandono"
Roma 22
Febbraio - Mercoledì 25 a partire dalle ore 15:00 sarà possibile
seguire, in diretta televisiva dalla Camera dei Deputati, la risposta del
Ministro delle Infrastutture e dei Trasporti On. Lupi all'interrogazione
urgente sullo stato di abbandono delle strade provinciali, presentata lo scorso
5 febbraio dall'On. Franco Ribaudo. La diretta sarà trasmessa su canale rai,
oltre che sul canale satellitare della Camera dei Deputati ed in diretta
streaming sul sito istituzionale. "Le
abbondanti piogge di questi giorni hanno aggravato lo stato della viabilità
sulle strade provinciali. Molti comuni dell'entroterra siciliano sono
rimasti isolati dai collegamenti con le città capoluogo, causando disagi
anche ad i servizi più necessari come quelli di pronto soccorso. La forte
criticità registrata in queste ultime ore, mi spinge a chiedere al Ministro
interventi urgenti per ripristinare la viabilità e la sicurezza nelle strade
provinciali". Lo scrive in una nota il deputato del Pd Ribaudo.
Roma 7
febbraio – “Ho presentato come primo firmatario una interpellanza urgente in
aula sullo stato di abbandono e degrado in cui versano le strade provinciali
italiane. E’ ormai una vera e propria emergenza non più rinviabile: sono messe
a rischio la viabilità, la sicurezza e lo sviluppo strategico delle nostre comunità.
Ho chiesto al Governo quali iniziative intenda assumere anche al fine di
garantire l’incolumità delle migliaia di cittadini che giornalmente percorrono
le suddette arterie”. Lo scrive in una nota il deputato del Pd Franco Ribaudo
membro della VI Commissione Finanze alla Camera dei Deputati.
“La maggior
parte delle strade provinciali italiane – aggiunge Ribaudo – rivestono un ruolo
primario in ambito industriale, commerciale, agricolo, turistico e scolastico e
sono tra le più importanti e transitate arterie e vie di collegamento
soprattutto nell’entroterra italiano (e siciliano in particolare), ma sono di
fatto abbandonate senza essere oggetto di alcuna cura e manutenzione da parte
da parte degli enti per mancanza di fondi, dal momento di avvio del processo di
riforma iniziato nel 2012.
E’
necessario – conclude il parlamentare siciliano – che il Governo finanzi e
sostenga economicamente le province, nelle more del definitivo trasferimento
delle competenze agli enti che sostituiranno le province stesse, trasferendo le
risorse necessarie per garantire la manutenzione e la regolare circolazione
stradale. In particolare in Sicilia urge completare il processo di riforma già
avviato: i suddetti enti, pur essendo commissariati, mantengono le competenze e
le funzioni assegnate, comprese i 16.000 chilometri di strade comunali e
provinciali su un totale di circa 21.000 chilometri di viabilità complessiva.
Atto
Camera
Interpellanza
urgente 2-00829
presentato
da
RIBAUDO
Francesco
testo di
Giovedì 5
febbraio 2015, seduta n. 372
I
sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti, il Ministro dell’economia e delle finanze, per sapere – premesso
che: la legge 7 aprile 2014, n. 56 – Disposizioni sulle città metropolitane,
sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni, pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2014 nota come legge Delrio; all’articolo 1, comma
85, recita fra l’altro che le province esercitano funzioni fondamentali di
costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della
circolazione stradale ad esse inerente; ad oggi le province non sono state del
tutto abolite, in quanto oggetto della riforma costituzionale, così come
continuano ad esistere le loro funzioni; anche la Sicilia ha avviato il
processo di riforma di cui sopra, senza ancora completarlo e che tuttavia ai
suddetti enti pur essendo commissariati, sono rimasti in capo le competenze e
funzioni assegnate, comprese le circa 16.000 chilometri di strade comunali e
provinciali su un totale di circa 21.000 chilometri di viabilità complessiva;
la maggior parte delle strade provinciali italiane risultano di fondamentale
importanza per la viabilità e lo sviluppo strategico di intere comunità,
rivestendo un ruolo primario in ambito industriale, commerciale, agricolo,
turistico, climatico e scolastico; la maggioranza delle strade provinciali del
nostro Paese sono tra le più importanti e transitate arterie e vie di
collegamento soprattutto nell’entroterra italiano (e siciliano in particolare)
ma sono di fatto dal 2012 abbandonate senza essere oggetto di alcuna cura e
manutenzione da parte degli enti per mancanza di fondi; il suddetto stato di
abbandono in cui versano oggi le strade provinciali, ha effetti negativi oltre
che sulla sicurezza del traffico stradale e delle persone, anche sul decoro,
con notevoli ripercussioni soprattutto nelle aree a prevalente vocazione
turistica; la segnaletica, sia quella orizzontale che quella verticale, sulle
strade provinciali è talvolta inesistente, e dove è presente, risulta usurata,
illeggibile e obsoleta, con conseguenti rischi di circolazione e dello stato di
sicurezza dei cittadini che vi transitano e che giornalmente le percorrono,
soprattutto nelle ore notturne e nei periodi invernali; a causa degli eventi
meteorici invernali si è registrato un ulteriore peggioramento delle condizioni
delle strade provinciali, già piuttosto compromesse dallo stato di degrado e
abbandono in cui versano, risultando le stesse impercorribili e in taluni casi
intransitabili, con la conseguenza che alcune comunità sono rimaste isolate e
senza via di collegamento con le città e con gli assi viari principali; questo
stato è dovuto alla mancanza dei trasferimenti di risorse finanziarie alle
province e alla deficienza di mezzi e uomini in dotazione alle stesse; la
permanenza e il perdurare di un suddetto stato può essere causa di incidenti e
danni per cittadini e mezzi; oggi alcune province sono oggetto di numerosi
contenziosi causati da incidenti verificatisi nelle suddette strade la cui
responsabilità è riconducibile al cattivo stato di manutenzione, aumentando,
inoltre il numero di richieste di risarcimento nei confronti dell’ente
proprietario della strada medesima, con notevoli ripercussioni e un aggravio
finanziario sulle province, oggi prive di risorse; la manutenzione delle strade
provinciali è oggi un problema non più procrastinabile, ed è necessario
affrontare e risolvere tali questioni con carattere d’urgenza –: se il Governo
sia a conoscenza dello stato di totale abbandono e degrado in cui versano oggi
le strade provinciali e se e quali eventuali iniziative di competenza intenda
assumere anche al fine di garantire l’incolumità delle migliaia di cittadini
che giornalmente le percorrono; se il Governo abbia messo o intenda mettere in
atto tutte le iniziative di competenza al fine di finanziare e sostenere
economicamente e con mezzi le province, nelle more del definitivo trasferimento
delle competenze agli enti che sostituiranno le province stesse; se non si
ritenga opportuno intervenire a favore delle province, oggi commissariate per
il mancato completamento del processo di riforma, trasferendo le risorse
necessarie per garantire la manutenzione e la regolare circolazione stradale ad
esse inerente. (2-00829) «Ribaudo, Culotta, Cardinale, Schirò, Causi, Raciti,
Albanella, Rostan, Verini, Rigoni, Vecchio, Gribaudo, Zappulla, Antezza,
Capodicasa, Amoddio, Francesco Sanna, Giovanna Sanna, Minnucci, Venittelli,
Taranto, Iacono, Camani, Naccarato, Chaouki, Paris, Fiorio, Fragomeli, Greco,
Gullo, Piccoli Nardelli, Lauricella, Berretta».
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