Negli scorsi
giorni i mass media ci hanno dato due notizie una ottima e una pessima. La
prima riguarda la sentenza del TAR che ha accolto il ricorso del sindaco di
Niscemi e del Movimento No Muos dichiarando illegittima la concessione
dell’autorizzazione della Regione Siciliana per la costruzione del Muos, fortemente inquinante e pericoloso per
la salute delle popolazioni finitime. Quella pessima è la dichiarazione di guerra del Ministro Gentiloni e di Matteo Renzi che propugnano un
intervento militare in Libia contro lo sviluppo dell’attività dell’Isis, dichiarandosi
pronti a inviare almeno 5 mila soldati. Questa affermazione è stata ben accolto
dall’Isis come contributo alla loro azione propagandistica, sia sul piano
internazionale sia, soprattutto, sul piano interno, per suscitare opposizioni
tra una popolazione, in cui è ancora vivo il ricordo dei metodi fascisti di repressione del
maresciallo Graziani.
La stampa di
destra e Berlusconi hanno accolto con
grande favore questa dichiarazione per permettere di ripristinare gli “accordi
del Nazareno” che erano stati messi in discussione con l’elezione del capo
dello stato e il passaggio all’opposizione di Forza Italia. Invece di minacce
di interventi militari è necessaria un’iniziativa politica che coinvolga i due
governi che si fronteggiano in
Libia ed anche i governi dell’Egitto,
della Tunisia e Algeria che seguono e sono interessati all’evolversi della situazione
libica ed a contenere le iniziative dell’Isis nel loro territorio invece di
un’altra guerra disastrosa come quella dell’Afghanistan o dell’Iraq occorre una
grande conferenza internazionale che veda assieme uniti i paesi dell’area
mediterranea dell’Africa e dell’Europa per fare del Mediterraneo un mare di
pace e di sviluppo per tutte le popolazioni. Per respingere tutte le manovre
che ci saranno per rovesciare la
sentenza del TAR occorre, forti del
primo successo, rafforzare la richiesta di smilitarizzazione di Sigonella e
della sua trasformazione in aeroporto di pace per il Mediterraneo. Lo
schieramento No Muos che ha ottenuto questo primo successo deve rimobilitarsi
con iniziative sia tempestive sia di
lunga prospettiva. Il CEPES parteciperà a questa interessante ripresa, a
partire dall’assemblea di mercoledì 18
p.v.
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