L'insegna danneggiata da un colpo di fucile |
Palermo 31 gennaio 2015 – Il cartellone all’ingresso del vigneto del feudo di Verbumcaudo a Polizzi Generosa, il terreno confiscato alla mafia e acquisito dalla Regione nel dicembre del 2011, sfregiato da una pallottola che ha bruciacchiato l’effigie della Repubblica italiana, che nel cartellone sovrasta gli altri simboli, quelli della Regione siciliana e dei consorzi che dal 10 marzo 2014 gestiscono il vigneto “Placido Rizzotto”. Lo ha denunciato questa mattina il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo, nel corso della conferenza stampa a conclusione delle quattro tappe del viaggio del camper della legalità della Cgil in Sicilia.
Il bene, che comprende un vigneto sperimentale di 5 cinque ettari (collezione del germoplasma viticolo siciliano) realizzato dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, è stato affidato, in vista della costituzione del Consorzio “Legalità e sviluppo” delle Madonie, a tre cooperative, “Lavoro e non solo” di Corleone, la “Placido Rizzotto” e LA “Pio La Torre” di Corleone. “I lavoratori delle cooperative due giorni fa, accompagnando l’agronomo di un ente regionale a una visita del vigneto, hanno notato che il cartello che identifica il terreno come bene confiscato alla mafia era stato danneggiato, e bruciato, da una pallottola esplosa. Un colpo mirato, che ha centrato proprio lo stemma della Repubblica italiana. Abbiamo presentato la denuncia ai carabinieri. E oggi è stato accertato che si tratta di un colpo di fucile – dichiarano il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo e il responsabile della camera del Lavoro di Corleone Dino Paternostro - Non sappiamo se si tratta o meno di un atto intimidatorio, della goliardata di qualcuno, di un colpo partito dal fucile di un cacciatore o di un atto di stupidità. Aspettiamo di avere una risposta dalle autorità. Si tratta comunque di un danno e di un’offesa al simbolo della Repubblica italiana. La Cgil non si lascia intimidire da questi atti. Saremo più che mai vigili per difendere il lavoro come valore centrale della legalità”
La denuncia
è stata presentata da Calogero Parisi, presidente della cooperativa
“Lavoro e non solo” di Corleone. “Si tratta di un segnale da non
sottovalutare in un territorio particolare come quello delle Madonie –
aggiungono Enzo Campo e Dino Partenostro - Esprimiamo la
nostra piena solidarietà e il sostegno ai ragazzi impegnati a lavorare la terra,
che hanno impiantato un vigneto, coltivano il grano, fanno produrre i terreni”.
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