La Regione li utilizzi: stanno finendo le loro 30
giornate”
Palermo 23 febbraio 2015 – Lavoratori dell’Ente di sviluppo agricolo pronti
a dare una mano con lavori di bonifica e di ripristino nei comuni del
palermitano in difficoltà per il maltempo. “Perché la
Regione non utilizza i trattoristi dell’Esa, che in questo
momento potrebbero essere impiegati per l’emergenza maltempo e, finita
l’emergenza, per mettere in sicurezza il territorio e riparare i danni?
Potrebbero prendere servizio subito, utilizzando i mezzi agricoli confiscati
alla mafia”. Lo propone Tonino Russo, segretario della Flai Cgil di Palermo,
che osserva come i 465 lavoratori siciliani dell’Esa attualmente siano impegnati
solo per 30 giorni e alcuni abbiano già quasi esaurito il periodo lavorativo.
E’ così che la Flai raccoglie l’allarme lanciato da
alcuni comuni isolati come Campiofiorito e Bisacquino. La Flai Cgil chiede al
presidente della Regione un piano di intervento per la
provincia di Palermo, per mettere in sicurezza le aree a rischio di dissesto
idrogeologico e per ripristinare la viabilità rurale, in questo momento
impraticabile. “Da tempo chiediamo al governo regionale di intervenire con un
piano idrogeologico serio. Molti dei danni sono da imputare alla mancata cura
del territorio, e si potevano evitare. Ogni anno ci sono difficoltà
a trovare le risorse finanziare per rimpiegare i trattoristi dell’ente di
sviluppo agricolo. Sono persone con professionalità specifiche, che sanno usare
ruspe e trattori. E ci sono anche migliaia di forestali da coinvolgere. In
questo momento oltre alla manovalanza c’è bisogno di gente che sappia guidare
mezzi meccanici. Basterebbe emanare un’ordinanza per affrontare l’emergenza,
aiutare le popolazioni ed evitare altri danni alle campagne e ai paesi”.
I trattoristi Esa, che in provincia di Palermo sono 160, in questo
momento lavorano per i comuni o nelle dighe, fino all’esaurimento
delle trenta giornate. “Con un piano serio, si individuano le
emergenze e si stabilisce dove intervenire nel mondo migliore.
Il sindacato è disponibile a discutere col governo. Nella zona di
Bisacquino, limitrofa alla provincia di Agrigento, potrebbero intervenire anche
i trattoristi agrigentini – aggiunge Tonino Russo - L’Esa nasceva come ente a
servizio degli agricoltori. I trattoristi sono pronti: possono effettuare sin da
subito i lavori di sistemazione idraulica e di bonifica dei terreni che
servonoo”.
Il prezzo dell’incuria nei confronti del paesaggio
lo stanno pagando i cittadini. “Il maltempo ha causato grossi disagi: oltre
alle campagne allagate – racconta Nino Tamburello, operaio forestale, della
Flai Cgil di Bisacquino - in questi giorni i cittadini di
Campofiorito e Bisacquino sono rimasti isolati e i lavoratori non si sono
potuti recare a Palermo o in altri comuni a svolgere la propria attività.
Grosse difficoltà anche a raggiungere l’unico ospedale della zona, quello di
Corleone. Gli agricoltori stanno subendo danni enormi per
la mancata pianificazione d una strategia di interventi per la salute del
territorio”.
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