La galleria Castronovo-Lercara |
Palermo 26 febbraio 2015- Una settimana fa avevano indetto lo stato di
agitazione per denunciare le 10 ore e anche più di lavoro effettuate
ogni giorno e le condizioni critiche di sicurezza dentro il cantiere della
galleria. Adesso è stato raggiunto un accordo: i turni devono prevedere cicli
non superiori alle 8 ore. A Cammarata, sede del cantiere per la realizzazione
della galleria Castronovo-Lercara Friddi, sulla Palermo Agrigento, dove
si lavora alla velocizzazione della tratta ferroviaria Palermo-Agrigento,
trovato un punto d’intesa fra le organizzazioni sindacali di Feneal Uil Filca
Cisl e Fillea Cgil e la Sicurbau srl, aggiudicatrice dell'appalto di Rfi.
All’incontro, che si è svolto in cantiere, ottenuto dalle parti
sociali dopo il blocco di due ore del 19 febbraio scorso, sindacati e proprietà
hanno a lungo dibattuto di turnazioni, straordinari e sicurezza in
galleria.
Gli stessi sindacati a gennaio avevano denunciato allo Spresal e all'
Ispettorato del lavoro di Palermo le difficili condizioni di lavoro sopportate
dagli operai coinvolti nei lavori di scavo: straordinario usato ormai come
lavoro ordinario, senza pause, e una organizzazione del lavoro che
pregiudicava la sicurezza e la salute degli operai edili oltre che
irregolarità riscontrate nelle buste paga. All’appalto, che va avanti da due anni, per la
realizzazione di 2 km e 860 metri di galleria, restano ancora da
scavare 500 metri. Quaranta gli operai impegnati "L’accordo raggiunto
- dichiara Giuseppe Guarcello, della segreteria della Fillea Cgil di
Palermo - garantisce il rispetto del dettato contrattuale attraverso
una turnazione che prevede cicli orari non superiori alle 8 ore giornaliere e un
risarcimento una tantum che verrà liquidato a ciascuno per le ore di
straordinario non retribuito nel 2014. E, fondamentale, sono state
ripristinate le condizioni di sicurezza necessarie per un tipo di lavoro che
all’interno di una galleria presenta maggiori rischi che altrove”. “Rimane
l'amarezza – aggiunge Guarcello - nel constatare che sempre più spesso anche
nelle opere di una certa consistenza la tendenza sia quella a non rispettare le
norme contrattuali, nella disattenzione dei committenti pubblici”.
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