Questione Ato Palermo 2, la proposta dei sindacati: "Congelamento della 14ª, riduzione del 5% dell'orario di lavoro e due pensionamenti"
I sindaci, però, si mostrano freddi e decideranno mercoledì
PALERMO, 9 febbraio - La proposta dei sindacati è arrivata. Adesso i sindaci dovranno formulare la loro controproposta. Per far questo si daranno appuntamento mercoledì, per valutare tutti assieme. Quindi, verosimilmente giovedì, torneranno a sedersi al tavolo delle trattative sindacali.
Si è conclusa sostanzialmente con queste direttive la lunga riunione che si è tenuta oggi pomeriggio al dipartimento regionale ai Rifiuti, dove le parti in causa (amministrazioni comunali da una parte ed organizzazioni sindacali dall'altra), sotto la mediazione del commissario straordinario Giuseppe Taverna, si sono incontrate per trattare la questione spinosa dell'Ato Palermo 2. Al tavolo ha partecipato anche il presidente della Srr "Palermo Provincia Ovest", Filippo Di Matteo, che, dopo essere stato portavoce presso la curatela fallimentare della volontà dei sindaci, per trattare l'affitto o la cessione di un ramo d'azienda, aspetta che dal tavolo tecnico istituito dall'assessore regionale Vania Contrafatto, gli arrivi una proposta concreta sulla quale poter lavorare.
La proposta dei sindacati si può così riassumere: congelamento per un anno della quattordicesima mensilità, riduzione del 5% delle ore lavorative dei dipendenti e pensionamenti di due dipendenti. Una strada - affermano - che consentirebbe di ridurre le spese di circa 1,4 milioni di euro. Il "congelamento della quattordicesima, infatti, secondo le tabelle fornite dai sindacati, consentirebbe un risparmio di circa 730 mila euro, la riduzione del 5% dell'orario lavorativo permetterebbe di risparmiare 550 mila euro, con i due pensionamenti, infine, le spese subirebbero un'ulteriore riduzione di 80 mila euro.
Una proposta, però, di fronte alla quale più di un sindaco ha storto il muso e si è irrigidito, tant'è che dopo la sua formalizzazione, tutti i primi cittadini presenti hanno deciso di elaborare una loro controproposta che - come detto - verrà ufficializzata mercoledì pomeriggio.
Difficile che le amministrazioni comunali accettino la proposta sindacale, così come è stata avanzata. Più facile che fissino loro degli altri paletti, probabilmente più rigidi. Come dire: la partita è ancora lontana dal 90' ed anzi potrebbero essere necessari i tempi supplementari.
Frattanto, il curatore fallimentare Cristina Bonomonte, con una nota indirizzata alla Srr ed alla Regione conferma la disponibilità a concedere l'affitto di un ramo d'azienda. Un affitto, però, che dovrà essere finalizzato alla successiva cessione del'azienda.
Frattanto, il curatore fallimentare Cristina Bonomonte, con una nota indirizzata alla Srr ed alla Regione conferma la disponibilità a concedere l'affitto di un ramo d'azienda. Un affitto, però, che dovrà essere finalizzato alla successiva cessione del'azienda.
La Bonomonte chiarisce i suoi punti fermi secondo i quali i lavoratori conserverebbero tutti i diritti di tipo economico, fiscale e previdenziale dei quali dovranno farsi carico i singoli Comuni. A carico della società affittuaria ci sarà, inoltre la manutenzione ordinaria e gli oneri assicurativi dei mezzi. Proprio a proposito dei mezzi, la curatela, infine, individua in 500 euro mensili la cifra congrua per l'affitto di ogni mezzo.
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