"Lo
dico senza problemi e vorrei che fosse chiaro: qualsiasi forma di lotta portata
avanti con questi metodi è sbagliata". Forse non tutti si sarebbero
aspettati dalla Cgil parole così sull'epidemia collettiva che ha colto
i viglili romani la notte di capodanno. Ma Rosanna Dettori,
responsabile nazionale Funzione Pubblica del sindacato guidato da Susanna
Camusso è chiara: "Se venissero evidenziati abusi, vanno puniti senza se e
senza ma, un comportamento del genere non può essere condiviso".
Segretario,
di chi è la responsabilità di questa vicenda?
Bisogna
capire perché anni di amministrazione del corpo dei vigili urbani li hanno
messi in condizione di portare avanti una protesta simile. Come il comandante
generale ha gestito i suoi uomini - perché Roma è un caso unico in Italia, nel
resto del paese le polizie locali hanno funzionato - e perché il Comune non ha dato risposte alle
domande che pur in tutti questi mesi gli sono state poste. Detto
questo, lo dico senza problemi e vorrei che fosse chiaro: qualsiasi forma di
lotta portata avanti con questi metodi è sbagliata.
Una sorta di
sciopero per interposto medico.
Se venissero
evidenziati abusi, vanno puniti senza se e senza ma, un comportamento del
genere non può essere condiviso.
Marino
sembra quasi professarsi parte lesa.
Il sindaco
ha quotidianamente la responsabilità di organizzare la sicurezza e la viabilità
della città. E quotidianamente sa quelli che sono i problemi delle categorie.
Oggi non può cadere dall'albero delle pere. Gli allarmi di quel malcontento
c'erano già.
Anche lui ha
una parte di responsabilità?
Le
responsabilità sono molteplici. Del sindaco, del comandante, ma anche e
soprattutto dei vigili e dei medici che gli hanno firmato eventuali certificati
senza giustificazioni oggettive.
I colpevoli
vanno puniti?
Bisogna
verificare singolarmente tutte le responsabilità. Non è una protesta
accettabile, né una protesta che si può sostenere, tanto è vero che i nostri
responsabili erano tutti a lavoro.
C'è già chi
dice che il governo sfrutterà l'effetto mediatico per
procedere conto i "fannulloni" della comparto pubblico.
Le norme per
procedere ci sono già, non serve nessun jobs act apposito. Le sanzioni
disciplinarie previste dal contratto collettivo sono dure, e vanno dalla multa,
alla sospensione arrivando al licenziamento. Non servono altre leggi, basta
applicare quelle che già colpiscono chi ruba, chi si assenta
ingiustificatamente e via discorrendo. Certo poi la giustizia deve valere per
tutti, anche per i lavoratori, e non basta un sospetto per poter procedere.
Sono necessarie tutte le più scrupolose verifiche.
Rimane il
fatto che la protesta è grave, anche per la particolare funzione che i vigili
svolgono in una notte così delicata dal punto di vista della sicurezza delle
strade.
Certo, ed è
proprio per questo che gli scioperi non sono previsti in giornate come questa.
Tanto più che il 31 la città era già nel caos, tra traffico, mezzi pubblici
deviati, maratone e allestimento di concerti di piazza. Questa azione, oltre
che sbagliata, fa male a tutti, è un boomerang. Perché quelle dei vigili, dei
vigili del fuoco, dei medici, sono categorie per le quali e festività sono
diverse rispetto a tutte le altre. E mi fa adirare, perché lede
complessivamente il buon lavoro che fanno in tanti.
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