All’ospedale Civico
aperta la campagna elettorale per le elezioni delle Rsu: “Troppi disagi: i
lavoratori chiedono il nostro aiuto”.
Palermo 27
gennaio 2015 – La Fp Cgil di Palermo ha rinnovato oggi la sua
segreteria alla presenza della componente della segretaria
nazionale della Fp Rossana Dettori. Ad affiancare il segretario Filippo Romeo
sono i quattro componenti eletti questo pomeriggio dal direttivo della
funzione pubblica. Si tratta di Valerio Lombardo, Paola Caselli, Lillo
Sanfratello e Donatella Massa.
Una nuova segreteria proprio nel giorno in cui,
con un’assemblea al Civico molto partecipata, la Fp Cgil ha dato il via
alla campagna elettorale per le elezioni delle Rsu che si svolgeranno nella
scuola e nel pubblico impiego il 3,4 e 5 marzo. “Al Civico la Funzione
pubblica della Cgil di Palermo si è rafforzata, abbiamo raddoppiatogli
iscritti, siamo arrivati a quota 300. Evidentemente è la risposta alle
battaglie della Cgil, che tra ottobre e dicembre ha portato in piazza milioni
di persone”, dichiara il segretario della Fp Cgil di Palermo Filippo Romeo. “I
lavoratori del Civico hanno denunciato oggi il problema serio delle carenze di
organico e delle loro condizioni di lavoro, con carichi di lavoro anche di 17
ore di seguito tra pomeriggio e notte e con l’impossibilità di andare in
ferie o di usufruire della 104 – dichiara la segretaria Rossana Dettori – Tutto
questo si riflette nel rapporto con l’utenza e rende difficile dare
risposte adeguate al pubblico. I lavoratori oggi ci hanno chiesto di
intervenire, riconoscendo alla Cgil il ruolo di sindacato dei diritti dei
singoli lavoratori. Evidentemente le Rsu rappresentano ancora in questo
Paese, per chi non ci credesse, un presidio di alta democrazia”.
La delegazione della Cgil dopo l’assemblea ha effettuato una visita al
Pronto Soccorso dell’ospedale Civico e ha verificato le condizioni di disagio
dell’area d’emergenza. “Questo dovrebbe essere il biglietto da visita del
nosocomio. Invece - ha aggiunto Rossana Dettori - è il luogo della
risposta sociale, la sostituzione del welfare e dei servizi territoriali
che non ci sono più. La sanità non mette più al centro i cittadini ma le
esigenze di pareggio dei bilanci: si tagliano posti letto, si intasano i pronto
soccorsi, senza costruire la rete ospedaliera”.
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