L'ex assessore di Corleone Giuseppino Scianni |
Prima di entrare nel merito, vorrei far presente ai lettori che quanto verrà puntualizzato non è una “crociata” verso il nostro “beneamato” consigliere Paternostro, ma una presa di posizione verso questi, per quanto scritto e pubblicato sulla mia persona sia su un noto social-network sia sulla rivista “Città Nuove” peraltro da lui diretta.
Per coloro i quali hanno avuto la “fortuna” di leggere quanto pubblicato, è stata tangibile la caduta di stile da parte del direttore/consigliere Paternostro, tendente a screditare la mia persona o l’ufficio che ricoprivo, ma eppur vero che il “momento di gloria” tanto cercato nella realtà virtuale, con il passar del tempo avrà un effetto boomerang, rivelandosi una inutile perdita di tempo e di credibilità.
Come puntualizzato in premessa, nella lettera di replica consegnata sia al Sindaco che al Presidente del Consiglio, mettevo in evidenza come entrambe le iniziative proposte, avevano un fine ben preciso: da un lato formare e specializzare tanti nostri concittadini con delle qualifiche fortemente richieste nel settore socio-sanitario ed assistenziale e con alta probabilità di inserimento nel mondo del lavoro (vedi corsi O.S.S. e AS.A.COM.) e dall’altro iniziare una seria programmazione finalizzata a ridurre il “digital divide” nella nostra Città.
Nella lettera mettevo in risalto come il “nostro” direttore, con le confuse e distorte osservazioni sulle iniziative, abbia scritto di tutto e di più tranne che evidenziare l’utilità e le finalità delle stesse. Peraltro ancora oggi non mi è chiaro l’accanimento verso la mia persona e verso il ruolo istituzionale che in quel momento ricoprivo a cospetto del polverone politico che lo stesso ha tentato inutilmente di sollevare.
Mi premeva soprattutto ribadire come la pubblicizzazione delle attività corsuali, peraltro previamente legittimata da provvedimento di autorizzazione da parte del sindaco, era semplicemente volta a rendere conoscibile ai cittadini corleonesi l'esistenza di tali percorsi formativi e la loro utilità, e che nessun interesse riconducibile alla mia persona aveva mai suffragato l'iniziativa di voler promuovere la pubblicità dei medesimi, nemmeno con l’essere referente telefonico della stessa iniziativa.
D’altro canto ritenevo utile sottolineare come la rimozione delle locandine dal sito istituzionale, avvenuta in tempi celeri, situazione che in indusse il “buon” direttore a gridare al “miracolo” e ponendosi per l’ennesima volta come “paladino della giustizia e della legalità” per l’eroico gesto di aver denunciato un “reato” peraltro mai consumato, altro non era che una semplice disposizione del sindaco, l’unica persona autorizzata a dare disposizioni in merito.
Stesso stupore lo ebbi nel merito delle esternazioni fatte dal consigliere Paternostro per l’attivazione, a titolo gratuito, del un punto HotSpot nei pressi della Villa comunale. Mai avrei immaginato, anche stavolta, una simile caduta di stile nel valutare l’iniziativa, assumendosi l’onere nel definire “pubblicità ingannevole”, la frase che appare all’atto del collegamento, dove testualmente si legge: “… Corleone Capitale Mondiale della Legalità”, capì che si era oltrepassato ogni limite consentito, decisi allora di rispondere, all’illustre, con una serie di domande, che per conoscenza dei lettori riporto testualmente:
1)
perché
considera questa frase ai limiti della “pubblicità ingannevole”?
2)
Lei
conosce il significato letterale e giuridico di “pubblicità ingannevole”?
3)
qual
è il prodotto che viene pubblicizzato e qual è il prodotto danneggiato?
4)
chi
è stato indotto in errore a causa del carattere “ingannevole” di questa frase?
5)
tale
frase pregiudica il carattere economico di qualcuno di alcuni o di tanti?
6)
è
stato leso un concorrente? chi è? può dimostralo con dati di fatto?
7)
quale
era la frase più esatta secondo la Suo intelletto?
Come ben potete intuire
ancora ad oggi attendo risposte.Illustre direttore, consigliere comunale, capogruppo del PD dott.re PATERNOSTRO Placido secondo il mio modesto ed umile parere prima di scrivere, parlare di “gaffes” e dare giudizi avventati verso l’operato altrui sarebbe opportuno che Lei rivedesse il suo “demagogico”, “anacronistico” e “retrogrado” modo di far politica, la sua posizione di grande “moralizzatore” e l’errata convinzione di essere un “tuttologo”.
Tanto era dovuto nei confronti dell’intera collettività corleonese.
Giuseppino SCIANNI
C’è poco da rispondere a questa lettera farneticante del signor Scianni, che pubblichiamo per dare modo ai cittadini di capire come non abbiano perso molto con le sue dimissioni da assessore. L’incredibile è che nei pochi mesi che è stato assessore non veniva quasi mai in consiglio e quando veniva stava rigorosamente zitto. Per lettera, invece, è un fiume in piena. E fa confusione, molta confusione. La sua replica, infatti, è più ad una mia interrogazione (che riporto di seguito) che ad un articolo pubblicato su Città Nuove. A stretto rigore non avremmo nemmeno l’obbligo di pubblicarla, ma sarebbe un “delitto” privare i lettori della “gioia” di leggere il fluente eloquio del nostro…
Nel merito, ricordo solo che le locandine con cui il sig. Giuseppino Scianni (assessore in carica) pubblicizzava sul sito istituzionale del comune un’azienda privata che cercava alunni per dei corsi a pagamento, indicando per contatti il suo numero di cellulare personale, sono state subito rimosse dal sindaco, che in aula lo ha definito (esiste la registrazione in audio/video) “un po’ pazzo”. Stessa sorte è toccato al contenuto dell’HotSpot di piazza Falcone e Borsellino. Il sindaco ha fatto subito cancellare la frase che riportava il nome dell’assessore in questione che dava il benvenuto nella “città capitale mondiale della legalità”. Dove sta quella che tra il serio e il faceto definivo ai limiti della “pubblicità ingannevole”? Tutti lo capiscono, tranne il sig. Scianni. Ma davvero c’è qualcuno che, senza ridere, pensa che Corleone o una qualsiasi altra città possa essere “capitale mondiale della legalità”? Cerchi di essere serio, per favore! Lei non sa (e non lo sa nemmeno il sindaco Savona, evidentemente) che risate si fanno i turisti che leggono il cartellone all’ingresso della nostra città (che anzi consigliamo di togliere immediatamente). Specie dopo l’arresto per mafia di un dipendente comunale ed altre amenità varie. (dp)
L'INTERROGAZIONE "INCRIMINATA"
AL SIGNOR SINDACO ALL’ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALIALI
L
O R O
S E D I
OGGETTO: Interrogazione su
locandine pubblicate sul sito del comune e su area wi-fi.
PREMESSO
CHE sul sito ufficiale del Comune di Corleone sono state pubblicate due
locandine dove si pubblicizzavano un corso privato a pagamento per “assistente
all’autonomia e alla comunicazione personale” ed un corso privato a pagamento per
“operatore socio sanitario” dell’associazione “Solaris”, per i quali ogni allievo
per iscriversi dovrebbe versare la quota di € 1.800,00;
DATO
ATTO CHE sulle due locandine, che si allegano alla presente, stava scritto in
evidenza “per info chiamare il seguente numero tel 366 414 0823”, numero che
corrisponde al cellulare dell’assessore Giuseppino Scianni;
DATO
ATTO ALTRESI CHE, collegandosi nell’area WI-FI gratuita di piazza Falcone e
Borsellino, non appena si apre la pagina web l’utente viene “investito da
questa frase: “L’Assessore Scianni Giuseppino vi da il benvenuto nella
‘Capitale Mondiale della Legalità’”;
S’INTERROGA LE SS.LL. PER SAPERE
1. In base a quale norma di legge e/o
regolamentare e in base a quale valutazione di convenienza ed opportunità per
il comune si è autorizzato la pubblicazione sul sito web ufficiale del Comune
di Corleone di corsi a pagamento di un’associazione privata;
2. Quali rapporti legano l’assessore
Giuseppino Scianni all’Associazione privata “Solaris”, tanto da essere il
referente telefonico per eventuali utenti;
3. Perché nella stessa giornata di
domenica 14 dicembre le due locandine sono state rimosse dal sito del Comune;
4. Se è opportuno e consono al necessario
stile di sobrietà che dovrebbe contraddistinguere un comune, dare agli utenti
che si collegano ad internet nell’area WI-FI di piazza Falcone e Borsellino il
messaggio personale di un singolo assessore e non quello della città, con
l’aggiunta della frase (ai limiti della pubblicità ingannevole) di “capitale
mondiale della legalità”.
Si prega di rispondere nella prossima
seduta del consiglio comunale.
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