La conferenza stampa di Susanna Cammusso |
Nelle aree industriali di Palermo, Carini e Termini Imerese è un bollettino di guerra. Il problema del lavoro, ormai è chiaro, tocca soprattutto il Meridione: ogni volta che un grande gruppo decide di smobilitare, inizia a chiudere le porte delle sue aziende a partire dalla Sicilia e da Palermo”. Il segretario generale della Cgil di Palermo, Enzo Campo, ha snocciolato stamattina i dati del lavoro e del precariato, della crisi e della sofferenza di tutte le piccole e medie industrie del tessuto palermitano. Dati contenuti in un dossier presentato oggi durante la conferenza stampa di Cgil e Uil alla Camera del Lavoro, alla presenza della leader nazionale Cgil Susanna Camusso, per lanciare la mobilitazione in vista dello sciopero generale del 12 dicembre.
“Siamo diventati un’area marginale – è l’allarme del segretario della
Cgil di Palermo Campo – In atto non esiste un solo grande progetto che
possa dare ossigeno alle nostre imprese, non c’è attenzione ai tavoli delle
trattative. Spesso il governo regionale è assente mentre i numeri della crisi
si moltiplicano: nella Formazione professionale, solo a
Palermo, 24 enti da due anni hanno interrotto la loro attività e sono
andati in fumo 3 mila posti di lavoro. Nel settore dei servizi si sono persi
altri 2mila posti di lavoro. Ci sono più di 40 aziende in crisi nel commercio,
con lavoratori tutti in mobilità, in cassa integrazione, coi contratti di solidarietà”.
La Cgil in particolare, alla presenza di Susanna Camusso, ha rilanciato
l’attenzione sui call center: i 5.600 operatori dei call center di Palermo
vivono in grandissima difficoltà, a partire dai 262 ragazzi licenziati di
Accenture, che ieri hanno protestato con una fiaccolata in Prefettura.
“Il 60 per cento dei lavoratori dei call center ha contratti a tempo
indeterminato, di 4 o di 6 ore al giorno. Anziché avere la certezza di un
lavoro stabile, è condannato a una vita da precari, in balia delle condizioni
di mercato. Quella che era sembrata una grande opportunità
occupazionale per tanti – ha detto Campo - oggi rischia di diventare un
boomerang”. “Questo pomeriggio – aggiunge Campo – è in corso un nuovo capitolo
della trattativa su Almavia, che ha annunciato entro metà 2015 esuberi in
Sicilia per 1.400 lavoratori a tempo indeterminato e 1.300 Lap. Oggi Cgil e Uil
lanciano insieme il tema dei diritti e dell’occupazione in vista dello
sciopero del 12 dicembre. Noi siamo qui, insieme, per sostenere i nostri
giovani, i tanti laureati e diplomati che ogni giorno scendono per strada a
Palermo a rivendicare un lavoro”.
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